Microsoft cambia idea: DirectStorage anche su Windows 10

by Patrick Grioni
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Microsoft cambia nuovamente strategia: dopo aver annunciato lo sviluppo della tecnologia Direct Storage per Windows 10 aveva poi, clamorosamente, ristretto la compatibilità solo al nuovo Windows 11; quest’oggi siamo di fronte un nuovo cambio dei piani con l’estensione della compatibilità, saggiamente, ai 2 sistemi operativi.

Ma cos’è Direct Storage? Si tratta di è una prerogativa che permette alla GPU di poter accedere ai dati presenti nei dispositivi di archiviazione senza passare da CPU e RAM, quindi riducendo drasticamente i tempi di caricamento dei dati nei giochi e al contempo l’accesso di assets on-the-fly.
Un requisito fondamentale per poter sfruttare SSD dalle notevoli velocità, soprattutto in formato Nvme che ad oggi, e con la tecnologia attuale, offrono benefici minimali rispetto a piattaforme SATA 6.

Microsoft is committed to ensuring that when game developers adopt a new API, they can reach as many gamers as possible. As such, games built against the DirectStorage SDK will be compatible with Windows 10, version 1909 and up; the same as the DirectX 12 Agility SDK

Fonte Microsoft

Restano i medesimi requisiti annunciati per Windows 11, cioè un SSD NVMe da almeno 1TB ed una GPU che supporti le DirectX 12 Ultimate, quindi una GeForce RTX 20 o 30, oppure nel lato rosso delle cose, una Radeon RX 6000.

Insomma una strategia che consentirà, ora, una più rapida adozione di tali attributi, in grado di superare le attuali limitazioni e rendere interessante, anche lato puramente gaming, l’accesso a linee Pci-e sempre più ampie (Pci-e 4.0 ma anche il futuro 5.0) e controller dei dischi dalle elevate doti.

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