Potion Craft Preview

by Francesco Viscardi
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Fin da piccoli, molti di noi, sono sempre stati appassionati dalla magia e dall’ alchimia. Chi non ha mai provato, per gioco e curiositá, a sperimentare immaginarie pozioni “dagli effetti potentissimi”, magari mischiando shampoo e sapone per ottenere bolle magiche dai poteri meravigliosi, sulla scia della nostra sempre ricca fantasia di bambini? Oppure immaginare di essere proprio Harry Potter in persona, protagonista della famosissima saga prima letteraria e poi cinematografica, intento a mischiare in un calderone gli ingredienti piú strani?

Il nostro ricco ambiente di lavoro, con cui prepareremo i piú svariati intrugli alchemici.


Ed é proprio questo il mondo in cui ci immergeremo grazie a Potion Craft: Alchemist Simulator, titolo presentato nel recentissimo Steam Game Festival, sviluppato da Niceplay Games (una casa di sviluppo nata dall’iniziativa di Mikhail Chuprakov) e che abbiamo avuto il piacere di provare grazie ad un esclusivo Early Access su piattaforma Steam.
L’uscita é prevista per la fine del 2021, ma possiamo fin da subito anticiparvi che è una mosca bianca nel panorama dei titoli che provano a ricreare in maniera virtuale delle particolari mansioni.
Il calderone é acceso…entriamo nella misteriosa bottega di Potion Craft: Alchemist Simulator.


Una miscela…esplosiva!


Il gioco ci immerge fin da subito all’interno di un immaginario medioevale e la premessa narrativa é semplice: vestiremo i panni di un novello alchimista che si é appena trasferito in cittá e una volta scelta la casa in cui abitare (casualmente proprio utilizzata da un alchimista o da un mago prima di noi), é tempo di iniziare a organizzare la nostra attivitá dato che, come ogni alchimista che si rispetti, dovremo guadagnarci da vivere.
Da qui in poi sará tutto nelle nostre mani: dopo un breve tutorial infatti saremo noi e le nostre abilitá alchemiche a condurre le redini del gioco.


I personaggi di Potion Craft sono costituiti principalmente dai visitatori del negozio, come l’erborista, il cercatore di funghi, il minatore, un nostro collega alchimista che ci aiuterá nella preparazione dei vari intrugli e un misterioso brutto ceffo che richiede sempre acidi e veleni di ogni tipo. Ognuno di questi porterá una riuscitissima nota di comicitá che servirá a stemperare l’atmosfera e trasformare ogni vendita in un esperienza sempre diversa dalla ripetitiva transazione commerciale.


Un calderone di creativitá e ingegno.


Il gameplay é molto semplice, dovremo scegliere gli ingredienti dall’inventario e trascinarli all’interno degli strumenti a nostra disposizione (calderone, alambicchi, mortai, etc,) con cui interagiremo, grazie ad alcuni movimenti del mouse.
A fare la differenza sará peró la nostra creativitá ed ingegno, miscelando in vari modi gli ingredienti e muovendoci lungo una ”mappa” delle pozioni per svelare nuovi ed entusiasmanti intrugli. Se la componente alchemica é parte centrale del gioco, anche la vendita dei nostri prodotti sará cruciale per garantirci un guadagno soddisfacente.


Ogni giorno, prima di andare a dormire al piano superiore, dovremo esaudire tutte le richieste dei clienti che arriveranno al nostro bancone. Chiaramente potremo, in alcuni casi, creare rapidamente le pozioni più richieste (pozione di guarigione e veleno) in modo da avere più tempo per sperimentare, ma dovremo sempre tenere d’occhio gli ingredienti per non rimanere senza. Il numero di erbe, fiori e funghi nel giardino sarà limitato e la buona riuscita delle nostre vendite ci permetterà di comprare degli ingredienti extra dai mercanti che ogni tanto compariranno.

La ”Mappa delle Pozioni”, con cui ci muoveremo all’interno del gioco.


Insomma, Potion Craft: Alchemist Simulator ci ha davvero sorpreso: nonostante uno stile peculiare e minimalista, il titolo nasconde una stratificazione non minimizzabile, quasi sorprendente. Ciò che non potevamo immaginare è anche una serie di bonus sbloccabili con una sorta di punti alchemici ottenuti completando degli obiettivi specifici, in quello che a tutti gli effetti sembra un “albero dei talenti” da vero e proprio gioco di ruolo.


Piacevole sopresa…in stile medioevale.


A rendere però il tutto super intrigante è lo stile artistico dell’opera che vuole riprodurre i manoscritti amanuensi e che offre una riproduzione fedele di quelle che erano le strumentazioni, gli abiti, gli usi e i costumi dell’epoca.
Anche sotto il profilo sonoro, dato che i dialoghi saranno tutti testuali, il lavoro fatto è di ottima fattura. Diversi i brani in stile medievale che vi accompagneranno, tutti pregevoli e in grado di aderire perfettamente al contesto in cui vengono riprodotti.
La prova del titolo ci ha davvero lasciato piacevolmente sorpresi e raramente ci siamo trovati annoiati nel compiere delle intriganti seppur semplici azioni.


I dubbi più forti però rimangono sulla natura del gioco. Potion Craft: Alchemist Simulator vuole riprodurre la vita di un alchimista nel medioevo e ci propone un numero prestabilito di ingredienti e di combinazioni: allo stato attuale, in versione Early Access, ci chiediamo: quanto tempo dovrà passare prima che il giocatore arrivi ad aver combinato tutti gli ingredienti?
Quando arriverà il fatidico momento in cui le pozioni ripetute supereranno quelle nuove da inventare?
Se Niceplay Games avrà saputo arginare la sensazioni di dèjà-vu e l’eccessiva ripetitività, attraverso degli artifici inseriti nelle fasi avanzate del gioco, allora il titolo avrà davvero tante possibilità di successo.


Considerazioni


Potion Craft: Alchemist Simulator è un prodotto particolare, caratterizzato da uno stile peculiare e da un ecosistema ludico che ci permetterà di creare pozioni interagendo in modo stratificato con gli strumenti del mestiere. Gestire le vendite degli intrugli, comprare ingredienti dai mercanti e coltivarli nel nostro giardino, offrire rimedi a tutte le esigenze dei clienti e cercare di innovare le proprie ricette: il titolo Niceplay Games offre una vasta pletora di possibilità, con stratificati approcci e tante soluzioni. Sarete degli onesti alchimisti o degli occulti stregoni dell’ombra?

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Patrick Grioni
Amministratore
2 anni fa

Decisamente un gioco particolare e intrigante, ma sono dubbioso sulla varietà che potrà offrire sul lungo periodo.