E’ palese che la scala dei consumi in ambito GPU, ormai, sia senza controllo, creando peraltro problematiche anche in fase di produzione come riportato qui, in parte dovuta alle dimensione delle GPU monolitiche, in parte al processo produttivo a 8nm Samsung che non potrà vantare delle stesse migliorie che consentirà il 6nm TSMC per AMD.
RTX 3090 ti, quindi, per competere con un’eventuale RX 6900 XT vitaminizzata, non può far altro che spremere tutto da GA102, portando i 24 GB di GDDR6X a ben 21 Gbps, oltre che un boost a 1900 Mhz delle 10752 unità di calcolo Cuda.
Tutto questo partorisce un mostro da ben 480W (in versione Custom MSI SUPRIM X), con ben 3 connettori da 8 pins, per una capacità nominale di 525W (non utilizza curiosamente il 16 pins da 600W PCIe Gen), che comporta svantaggio praticamente in ogni area del Pc Gaming: dalla dissipazione difficoltosa, alla necessità di alimentatori di un certo livello e una certa potenza, fintanto al costo, che dai primi riscontri si annuncia vicino ai 3500 dollari a mercato.
Mantenendo l’obiettività che ci distingue, non possiamo negare che la scelta di lanciare questo tipo di prodotti ci lascia alquanto perplessi, non tanto sulla necessità, ma piuttosto sull’opportunità di concentrarsi su soluzioni di assoluta nicchia, in un mercato dove non si trova nemmeno una onesta RTX 3060.
