Kaiju Wars Review: Strategia vs Titani.

by Gabriel Paradiso
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Sviluppatore:Distributore:Versione testata:Costo:Data rilascio:
 Michael LongFoolish Mortals GamesSteam16,79 euro28/04/22
Genere: RTS a turni

Cosa c’è di più caotico di una battaglia in corso nel bel mezzo di una cittadina? La risposta vien da sè: una battaglia in un centro cittadino contro un Kaiju.

In Giapponese Kaiju è tradotto letteralmente come gigantesco mostro, od enorme creatura in grado di distruggere tutto ciò che si trova sul suo cammino. Il Giappone è la madre patria di questi mastodontici e colossali elementi di fantasia. Fin dai primissimi anni ’50, decine di registi giapponesi iniziarono a girare e rilasciare nei cinema, prima del Giappone poi di tutto il mondo, pellicole di creature enormi che emergevano dal mare o da montagne, e scesi in città iniziavano a provocare il panico.

Si vuole perché erano o avevano subìto mutazioni genetiche e/o quindi creati in laboratorio, o come appena detto emergevano dagli abissi marini, o da dei cuori di montagne, o addirittura provenienti dallo spazio, questi animali di fantasia iniziarono a far paura ma anche affascinare prima centinaia, poi migliaia, infine milioni di spettatori del cinema o tv. Fino ad arrivare ai giorni nostri con oltre i film moderni, anche fumetti, libri, giocattoli, ed infine per l’appunto decine di videogiochi inerenti.

Questo aspetto è stato sottolineato bene gli sviluppatori, (di cui tra l’altro si presentano loro stessi al pubblico con una piccola didascalia interattiva da cliccare e leggere per conoscere meglio la loro storia) che introducono gli appassionati a questo nuovo titolo in cui si fonde strategia di difesa e cultura sull’universo Giapponese Kaiju, insieme anche ad un fantastico gusto 2D retrò che riporta indietro con la mente, forse agli anni migliori, per gustare ancora un po’ qualcosa che ormai oggi si fatica a trovare.


PIU’ STORIE IN UN UNICO PACCHETTO


Kaiju Wars non presente un’unica storia ma più storie insieme in un’albo a fumetti unico che rappresenta tutte le campagne in cui possiamo giocare in modalità storia nel gioco. L’albo attraversa diverse situazioni, Mostri, e parti del Globo, non specificando però nel dettaglio il nome delle grandi metropoli dove i Kaiju lasciano una scia di distruzione dietro il loro cammino, bensì rinominando le varie grandi città con nomi simili a quelli realmente esistenti; si passa da mega polis di città popolate da milioni e milioni di abitanti nel continente asiatico, ai più caldi posti del pianeta, fino alle tundre e ghiacci artici.

Le trame raccontano poi di personaggi, classici protagonisti e antagonisti, e delle loro storie che li hanno condotti dove sono; a quel punto si sviluppano anche le trame dei Kaiju, come si legano ai personaggi, o si affrontano in temibili duelli all’ultimo sangue devastando tutto sotto il loro colossale passo…Il tutto sotto gli occhi di un diabolico piano malvagio ed indiscreto di una misteriosissima figura alienoforme che prende vesti umane, giocando un ruolo globalmente fondamentale nel predominio degli svariati Kaiju nel loro territorio, e nelle difese che prendono parte contro di essi per fermarli a tutti i costi, salvando quindi più vite possibili.

Infine il menù interattivo stesso, ci permette tramite archivi e gli otto schermi che ci troviamo di fronte appena apriamo la schermata del menù principale di gioco, di seguire quelli che sono (girate a piccole scenette con attori, si oserebbe quasi dire improvvisati, ma che giocano il loro ruolo) notiziari dei locali avvistamenti dei vari Kaiju e delle città in cui sono diretti.


GAMEPLAY E MODALITA’ DI GIOCO


Il gameplay di gioco è lineare, ed è chiaro che deve piacere la strategia, e non una strategia qualsiasi, ma una strategia di difesa. E deve allettare l’universo giapponese dei colossali Kaiju. Con questi 2 ingredienti fondamentali è stata preparata la torta, e senza di essi non può essere “mangiata” dall’utente finale, perchè poco altro viene aggiunto alla pietanza.

La campagna, come abbiamo già anticipato, è spezzettata in varie storie in una continua ricerca di sopraffazione dei giganteschi oppressori Kaiju. per poi allacciarsi man mano, con una narrazione su più piani, a un filo comune.
La durata della stessa non è così prolissa: dipende sempre ovviamente dal giocatore finale, ma stimiamo si possa arrivare a 15-17 ore, che per un RTS strategico è certamente un punto a favore.

Vi sono poi le modalità arcade e schermaglia: si tratta, molto semplicemente, di predisporre le difese e di reclutare le prime unità di base, aspettando poi che il Kaiju emerga dagli abissi o da una montagna in qualche punto della mappa, dove poi inizia la vera battaglia, si scontrano le unità e vengono distrutti interi quartieri e palazzi. E’ interessante notare anche come i danni del Kaiju influiscano poi sulle difese: come per esempio se esso distruggesse strade, non sarà più possibile far passare carri armati o qualsiasi altro veicolo di terra nel punto della mappa dove il mostro ha interrotto le vie di comunicazione. Ci sono poi diverse tipologie di mappe e anche di visualizzazioni, quindi di colori/sfondi con cui si può giocare. I dettagli poi, per quanto volutamente old style sono ben visibili: dalla zona cittadina a quella rurale o montagnosa, fino a quella costiera, con buon dettaglio per quanto riguarda edifici e zone naturali o militari per il reclutamento di truppe, o addirittura zone abbandonate magari usate per scudo o per ritardare il Kaiju nella sua distruzione.

Le unità di base che disporremo a inizio partita saranno:

  • Caserma per fanteria e Camion Missilistici: Sono le unità primarie insieme alla fanteria che ci permettono di creare un primo fronte di battaglia davanti al titanico mostro, e anche le più sacrificabili. Si noti però che anche loro, utilizzate in ingenti numeri, riescono a tenere testa e quindi rallentare se non addirittura ad abbattere un Kaiju di modeste proporzioni. Ideali anche per dare sostegno ad unità più pesanti quali carri ed artiglieri.
  • Caserma per carri armati e mezzi pesanti: Si deve arrivare alle maniere forti prima o poi, o tutto ciò che passerà sotto le zampe del mostro si trasformerà in niente altro che cenere. Perciò qui vengono in aiuto gli uomini dell’artiglieria pesante, e i vari carristi. Se c’è qualcosa su terra che possa provare a indebolire e fare male a quegli enormi bastardi, sicuramente è fatto da : Ferro, Cingoli, e tanta Polvere da Sparo!
  • Aviazione per i Caccia: La cavalleria alata è un miracolo dal cielo. Le valchirie con le ali sono le uniche che possono arrivare in soccorso in brevissimo tempo, a salvare le chiappe, e sicuramente quelle che offrono la gamma di più danni tra queste tre unità di base, che si possano fare ai Kaiju. Offrono, concentrando gli sforzi, un discreto sostegno ai mezzi di terra.

ESTETICA 2D


Sistema Prova
Processore: AMD Ryzen 7 2700X
Scheda Grafica: NVIDIA GEFORCE GTX 1660 SUPER
Ram: 2 x 16 GB 2133 Mhz
Archiviazione: HDD WDC WD10EZEX-08WN4A0 1 TB

I classici suoni, con colonna sonora annessa a bit 2D, rendono il tutto più pragmatico ed introduttivo, soprattutto per quanto riguarda gli effetti sonori, come i tonfi colossali dei mostri che emergono dagli abissi, che lanciano raggi laser dalle fauci, o le esplosioni di missili o aerei che sparano raffiche di salve contro i Kaiju per abbatterli, ci permette di entrare nell’ottica compatta dello stile retrò e assaporarci al meglio la situazione.

Riguardo alla tecnica, prevale la vecchia e funzionale resa 2D che si adatta a qualsiasi configurazione anche con qualche anno sulle spalle, come gli stessi sviluppatori presentando il progetto sostengono: “It’s a 2D game – don’t worry about it

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Patrick Grioni
Amministratore
1 anno fa

Ha un mix di fattori vincenti, secondo me.

Zethras Gorgoth
1 anno fa

Leggendo la recensione mi è tornato alla mente The Last Spell, di cui ho fatto la preview qualche mese fa. Elementi molto simili, in effetti, sebbene io non apprezzi molto il genere, lo ammetto. Peccato per la poca varietà di unità impiegabili, altrimenti avrebbe potuto essere molto interessante per quanto mi riguarda (io sono uno che mette l’ampiezza di scelta sopra ogni cosa, in situazioni come questa)