Doom The Dark Ages: data di uscita e requisiti.

by Patrick Grioni
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Con un incredibile Deep Dive di 11 minuti, ID Software ha mandato in delirio i PC gamers durante il Developer Direct 2025, rivelando tutte le novità del nuovo Doom, in uscita ufficialmente il 15 maggio.

Dopo le spettacolari acrobazie di Doom 2016 ed Eternal, il nostro protagonista diventa una macchina da guerra più pesante e letale, meno agile ma più potente, inquietante e imponente. Il grande cambiamento? L’introduzione dello scudo con motosega, che permetterà non solo parate e deviazioni, ma anche attacchi devastanti, affiancati da colossi alti trenta metri e destrieri volanti.

Il gioco si configura come un prequel dei due capitoli moderni, immergendosi in una lotta “medioevale” contro le forze oscure, un’ambientazione che richiama l’immaginario di Sam Raimi, con un’estetica che rimanda ai classici Doom ma anche, sorprendentemente, al leggendario Quake 3.

Il mondo di gioco sembra essere più open-world, con l’aggiunta, clamorosa per la saga, di un filo narrativo. Certo, non è questa la caratteristica centrale del franchise, ma è interessante vedere come venga sviluppato. E poi, come sempre, una serie di armi devastanti pronte a regalarci combo spettacolari, che dai video trapelati sembrano particolarmente soddisfacenti.

In sintesi, torniamo a essere il perfetto Doom Slayer, pronti a mietere distruzione e terrore.

Parlando dei requisiti, vale la pena sottolineare che, sebbene non venga specificata la versione in Path Tracing, il Ray Tracing “dei campioni” o al “vero” Ray Tracing, come qualcuno sostiene, ma senza considerare che, pur aumentando il numero di ray, questi risultano essere comunque più approssimativi. Tuttavia, non è questo il contesto per addentrarsi in tali tecnicismi.

Venendo ai requisiti, posso dire che sono piuttosto ragionevoli per una nuova release. Per giocare in 4K sarà necessario avere una GPU come la RTX 4080 o la 7900 XT, mentre per un’esperienza a 2K, basta una RTX 3080 o una RX 6800. Tuttavia, per il Full HD, anche con un livello di dettaglio ridotto, sarà necessaria una GPU in grado di gestire il Ray Tracing. Questo aspetto potrebbe non essere ideale per molti utenti con schede come la RX 5700 XT, che resta comunque una buona opzione, o per quelli con vecchi modelli GTX, che potrebbero essere limitati in termini di prestazioni.

Per quanto riguarda la CPU, non dovrebbero esserci particolari problemi: si parte da un processore Zen 2 o da una decima generazione Intel, con possibilità di salire a configurazioni più potenti. La memoria RAM parte da 16 GB, ma 32 GB sembrano essere una scelta decisamente migliore per garantire una performance ottimale. Per l’archiviazione, sono richiesti almeno 100 GB su SSD NVMe.

Questi requisiti sono pensati per garantire una performance stabile a 60 FPS, ma sappiamo bene che molti di noi mirano a performance più alte, puntando a sfruttare al massimo la frequenza di aggiornamento del monitor per ottenere un’esperienza di gioco ancora più fluida.

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