A margine della trimestrale, Intel ha fatto il punto sull’andamento dell’offerta attuale, rivelando una domanda da parte dei clienti è maggiormente focalizzata sui processori di vecchia generazione “Raptor Lake”, e meno sulle soluzioni “Meteor Lake” e “Lunar Lake” che costituiscono l’offerta per gli AI PC sotto il brand Core Ultra. Questo stato di cose rappresenta un problema sotto diversi aspetti per la casa di Santa Clara.
Anzitutto, i chip Raptor Lake sono meno costosi, quindi ingrassano meno le casse della società, a dispetto delle soluzioni Lunar Lake e Meteor Lake sensibilmente più care. In secondo luogo, la domanda incentrata su Raptor Lake sta causando una pressione imprevista sulle linee produttive concentrate sul processo produttivo “Intel 7“.

Intel si sta trovando ad affrontare una carenza di capacità produttiva per quanto riguarda Intel 7, ed è una situazione destinata a “perdurare nel prossimo futuro“. Si tratta di una circostanza insolita: l’azienda ha sottolineato che l’inattesa domanda per i prodotti ‘N-1’ e ‘N-2’, appellativi con cui si riferisce ai chip delle due generazioni precedenti, sta interessando sia il mercato consumer sia quello datacenter, come appunto afferma Michelle Johnston Holthaus, chief executive officer di casa Intel:
“Quello che stiamo realmente vedendo è una domanda molto più elevata da parte dei nostri clienti per i prodotti N-1 e N-2, affinché possano continuare a offrire sistemi ai prezzi richiesti dai consumatori”, ha spiegato Michelle Johnston Holthaus, responsabile di Intel Products. “Le preoccupazioni macroeconomiche e i dazi stanno spingendo tutti a cautelarsi, anche a livello di scorte. Raptor Lake è un ottimo prodotto. Meteor Lake e Lunar Lake sono anch’essi ottimi, ma comportano una struttura di costi molto più alta, non solo per noi, ma anche nei prezzi ASP dei sistemi per i nostri OEM“.
In poche parole, in un modo in cui i dazi possono cambiare sensibilmente il prezzo finale di un notebook, portandolo a livelli poco appetibili, le aziende del settore stanno ripiegando su CPU meno costose, ma comunque prestazionalmente adeguate, per continuare a soddisfare i clienti.
Pressata dall’analista Stacy Rasgon di Bernstein Research circa le implicazioni per i futuri chip “Phanter Lake”, la cui uscita è prevista entro fine anno, Holthaus ha confermato che il lancio è “ancora nei tempi” e che l’azienda si aspetta un buon successo nel mercato commerciale, tradizionalmente precursore dell’adozione da parte dei consumatori. Tuttavia, non ha fornito dettagli specifici sull’adozione dei futuri AI PC consumer. Nel frattempo, Intel prosegue il lavoro per rafforzare l’ecosistema di sviluppatori in grado di sfruttare al meglio le CPU Core Ultra.

Parallelamente, Intel ha anche delineato la nuova strategia nel campo dell’intelligenza artificiale, successiva alla nomina di Sachin Katti come nuovo CTO e responsabile IA. Durante la call con analisti, il CEO Lip-Bu Tan ha annunciato un approccio “olistico” per le future soluzioni. “Il mio obiettivo sarà garantire che il nostro team sviluppi prodotti altamente competitivi e che rispondano alle esigenze dei clienti, mentre entriamo in una nuova era dell’informatica, definita da agenti IA e modelli di ragionamento”, ha dichiarato Tan.
Intel intende quindi sviluppare soluzioni full-stack specifiche per i carichi di lavoro IA, prodotti su misura e collaborazioni con fonderie esterne. Nonostante la cancellazione della GPU Falcon Shores, l’azienda ha confermato che Jaguar Shores resta parte integrante della roadmap. Inoltre, Intel sta esplorando collaborazioni per realizzare chip su misura e valutando nuove architetture.

Particolare enfasi è stata posta sulla fotonica del silicio, considerate da Intel un vantaggio competitivo nei datacenter. Michelle Johnston Holthaus ha dichiarato: “Vorrei solo ricordare a tutti che Intel è l’unica fonderia che offre un’opzione incentrata sull’ottica ai propri clienti“. La dirigente ha poi aggiunto che l’ecosistema x86 continua a essere molto apprezzato per la costruzione di infrastrutture IA, sottolineando che Intel ha già ottenuto una grande commessa per soluzioni personalizzate e ne prevede un’altra a breve.
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