La risposta Nvidia a Smart Access Memory di AMD

by Luca Vitale
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Secondo quanto riportato da un tweet di Gamers Nexus, Nvidia starebbe lavorando ad una tecnologia simile a “SAM“, presentata da AMD in occasione del lancio di RDNA2.

Nvidia avrebbe confermato che una tecnologia paritetica sarebbe in via di sviluppo e dovrebbe poter essere abilitata via software su tutta la lineup Ampere.
Nvidia farebbe anche notare che la possibilità di avere dei registri (BAR) I/O ridimensionabili sarebbe già garantita dallo standard PCI-e 3.0 (ed ovviamente dal 4.0) rendendo quindi la proposta Nvidia compatibile sia con Intel che con AMD (mentre SAM sarebbe dichiarata appannaggio esclusivo dei nuovi ryzen 5000).

In Sostanza, per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, i registri BAR sono quella porzione di memoria VRAM dedicata allo scambio dati tra la gpu ed il resto del sistema (CPU). Secondo l’ approccio classico tali registri sono fissi e preallocati generalmente ad un massimo di 256Mb per garantire la compatibilità con sistemi a 32bit.

Con l’aumentare della quantità di memoria a bordo delle GPU moderne, questa soluzione ha mostrato il fianco a limiti nella velocità di trasferimento, con soluzioni driver poco efficaci per aggirare il problema.
Un approccio come quello di SAM dovrebbe garantire al sistema di ridimensionare la dimensione dei registri BAR, garantendo una maggiore velocità di comunicazione tra sistema e GPU, diminuendo le latenze e limitando i cosiddetti “Bottleneck”.

An exclusive feature of systems with AMD Ryzen™ 5000 Series processors, AMD B550 and X570 motherboards and Radeon™ RX 6000 Series graphics cards.
It gives AMD Ryzen™ processors greater access to the high-speed GDDR6 graphics memory, accelerating CPU processing and providing up to a 13-percent performance increase on a AMD Radeon™ RX 6800 XT graphics card in Forza Horizon™ 4 at 4K when combined with the new Rage Mode one-click overclocking setting

Insomma CPU e Gpu dovrebbero, sulla carta, avere accesso non vincolato alla totalità dei rispettivi sottosistemi di memoria e sfruttarli dinamicamente a seconda delle esigenze di banda per meglio ottimizzare il passaggio dati, da qui l’aumento di performance medio di circa il 5-6% con punte che superano il 10%.

Anche Infinity Cache, i 128 Mb integrati nella Gpu come una sorta di L3, implementazione ripresa dall’esperienza CPU, potrebbero giocare un ruolo chiave nell’efficienza di tali tecniche, che paiono prerogative hardware piuttosto che software pensate proprio per il particolare setting di RDNA2.

Ovviamente, un’eventuale alternativa Nvidia che possa garantire un’ulteriore ottimizzazione della comunicazione tra le componenti, potrebbe portare a estendere la tecnologia, da parte di AMD, anche a RDNA e GCN con il solo caviat di ottenere benefici meno consistenti.

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