RTX 5000, Nvidia punta su AI e DLSS

by Patrick Grioni
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Come era logico aspettarsi Nvidia ha mantenuto la parola data in pasto ai Leaker e stampa presentando durante il Keynote del CES 2025, in un evento dedicato, RTX 5000, la serie Blackwell tanto attesa e in cui i gamers ripongono le più importanti brame di Upgrade.

Saranno 4 i modelli che vedremo a breve sugli scaffali, RTX 5090 e RTX 5080 in uscita il 30 gennaio 2025 e RTX 5070 ti e RTX 5070, invece, a febbraio, senza specificare quando.

ModelloSMGPUCUDARAMBUSPREZZOUSCITA
RTX 5090170GB202-3002176032 GB GDDR7512 bit2389 euro30 gennaio
RTX 508084GB203-4001075216 GB GDDR7256 bit1199 euro30 gennaio
RTX 5070 ti70GB203-300896016 GB GDDR7256 bit899 euroFebbraio 2025
RTX 507048GB205-300614412 GB GDDR7192 bit659 euroFebbraio 2025

Stupisce come caratteristiche tecniche RTX 5090 che reintroduce il bus a 512 bit in ambito consumer con un quantitativo di RAM importante di 32 GB GDDR7 a 28 Gbps, più di 20 mila cuda cores, una banda mostruosa di 1792 GB/s e aggiornamenti sia a Tensor (680 ora) che RT cores (170) con generazione rispettivamente quinta e quarta.

RTX 5080, in questo caso basato su GB203 e non GB202 è un cut di circa la metà della top di gamma, una nettissima distinzione che ha voluto sottolineare la nuova politica Nvidia, che ha reso la serie 80 una sorta di serie 70 dei tempi che furono già con i modelli 4000 per non ripetere l’errore di RTX 3090 che distanziava l’80 di un misero 10-12%.

La scheda intermedia RTX 5070 ti si basa anch’essa su GB203 mantenendo i 16 GB di Ram GDDR7 a 28 Gbps (contro i 30 di RTX 5080) che come bonus ha proprio un quantitativo di Ram più adeguato all’attuale e futuro panorama gaming, con RTX 5070 che chiude il gruppo a 659 euro e chip GB205 non full con bus a 192 bit e 12 GB di Ram sempre GDDR7 a 28 Gbps.

Paradossalmente, o forse mica tanto, la componente più importante dell’offerta RTX5000 non sarà presente nell’hardware, ma a livello software e di supporto con un nuovo pacchetto di nome RTX kit in grado di racchiudere una serie di tecniche interessantissime che, se supportate adeguatamente, promettono di elevare sia il dettaglio grafico sia il carico computazionale:

  • RTX Mega Geometry: utile ad aumentare notevolmente il numero di triangoli in una scena abbinando il geometry engine con tecniche AI.
  • RTX neural Texture Compression: potemmo dire la soluzione alla poca generosità di Vram di alcuni modelli Nvidia, in grado di comprimere gli asset fino a 8 volte con un risultato similare all’originale in termini di resa.
  • RTX Neura Faces: utile a ricostruire sia pelle che capelli che intero viso da un’immagine Raster con aggiunta di effetti Ray Tracing.
  • RTX texture filtering: in grado di stabilizzare e migliorare i filtri sulle texture ombreggiate nei livelli più critici.
  • RTX Neural Shaders: consente di ricreare dentro gli shaders stessi routine di AI e rendere quindi possibili tutte le tecniche precedentemente elencate.

Come è chiaro con questa generazione Nvidia punta tutto sull’ambito dove è più forte, cioè in un asset con sempre meno funzioni tradizionali e sempre più passaggi sostituiti da AI: un tempo per identificare le capacità di calcolo si utilizzavano il numero di Ray calcolati, o le abilità di multitexturing, oggi si ragiona in termini, anche in gaming, di TOPS AI, peraltro dinamica evidente anche nelle stesse specifiche tecniche sul sito ufficiale Nvidia.

Fiore all’occhiello della nuova proposta Nvidia, oltre al neural engine, sarà il DLSS4 che si appresta a diventare l’ambito dove la casa californiana vuole creare, artificiosamente o meno, la differenza più consistente rispetto ad ADA Lovelace, introducendo MFG, cioè multi frame generation, l’abilità attraverso optical flow e vettori di movimento di ricreare fino a 3 frames AI da un unico frame renderizzato, arrivando ad avere, in applicazioni professionali, 15 pixels su 16 generati dai matrix engine dei tensor cores, da qui si comprende come l’ambito sia delineato e chiaro.

In più la sua applicazione sarà abilitabile da driver e Nvidia APP in tutti quei giochi che usufruiscono già di DLSS3, in attesa del supporto Nativo per i principali titoli in commercio e in futuro questo passaggio sarà automatizzato per tutte o quasi le nuove uscite di un certo peso.

Cosa rimane quindi a serie 4000, 3000 e 2000? Nvidia ha voluto ottimizzare alcuni aspetti di tutte le serie di GPU che supportano Ray Tracing DLSS Ray Reconstruction, DLSS super resolution e DLAA, migliorandoli sia in termini qualitativi, grazie al learning delle nuove reti neurali, sia di peso in virtù di un utilizzo meno impattante delle risorse.
Esclusivo di serie 4000 resterà, in più, Frame Generation (singolo) mentre SOLO Blackwell avrà l’abilità di supportare MFG, come detto, fino a 3 frames.

Come anello di congiunzione di tutti questi frames non calcolati tradizionalmente, che ovviamente aggiungo latenza nella pipeline di visualizzazione essendo immessi tra 2 frames reali, Nvidia, come ha fatto AMD ma anche Intel con il recentissimo Battlemage, aggiorna Reflex alla versione 2, includendo Frame Warp che traccia l’ultimo input del mouse per aggiornare l’immagine a monitor.

Che cosa Nvidia non ha detto? I più attenti avranno notato come sia confuso e difficile davanti a tutta questa impalcatura AI capire quale siano le reali performance pure di tali schede, per questo motivo affermo che il focus si è rivolto in grandissima parte sulla parte software e AI.

Dalle stesse SLIDE fornite da Nvidia gli unici ambiti dove possiamo trovare un confronto equilibrato sono Far Cry 6 con RT e a Plague Tale Requiem per via del mancato utilizzo di DLSS4 ma solo 3, prendendo RTX 5070 come base, che si indica come RTX 4090 performance con grande clamore della folla, forse i riscontri possono essere un tantino diversi.

Andando nel dettaglio e dividendo l’immagine in blocchi si può leggere tra le righe, da 1X a 2X ci sono esattamente 12 blocchi, per Far Cry RTX 5070 si trova 4 blocchi sopra RTX 4070, quindi in proporzione un 33% più veloce, il che porterebbe le performance secche con RT abilitato al livello circa di RTX 4080, decisamente non male, ma molto lontana da RTX 4090.

Va meglio per a Plague Tale, dove i blocchi sono 5 e non 4, portandola, secondo le slide di Nvidia, a un 41% di differenza, sempre contando che stiamo parlando di materiale marketing e quindi influenzato dal fine che si vuole ottenere.

Come detto il focus è orientato altrove, ma a 649 euro una soluzione similare a RTX 4080 con 4 GB di ram in meno come malus ma aggiornamento sia di Tensor che RT cores ci pare un’offerta molto interessante, non certo per chi proviene da serie 4000, che diciamocelo possono tranquillamente saltare questi modelli, ma per tutti coloro che hanno gen più anzianotte.

Dell’offerta attuale, poi, quella più stuzzicante in fascia HALO è RTX 5090, un vero mostro per chi vuole il top del top e non ha paura di spendere 2300 euro per una reference, probabilmente 2500-2700 per una custom, le altre 5080 e 5070 ti su GB203 si adattano per Pc di fascia alta, con l’evidente volontà di valorizzare la Ti come una quasi serie 80, infatti ci aspettiamo performance non troppo dissimili consegnando a quest’ultima lo scettro di più ragionevole.

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