Zen 3: alchimia perfetta.

by Patrick Grioni
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Escono oggi i processori classe 5000 AMD basati su architettura Zen 3: le novità introdotte sono molte, soprattutto come topologia e organizzazione dei CCX.
Si passa a una configurazione chiplet 8 core per CCD con cache L3 unificata da 32 Mb in grado di abbattere le latenze interne in maniera significativa rispetto al precedente setting, oltre che essere un ulteriore, incisiva, miglioria dopo il lavoro fatto a livello di cache visto in Zen2.
Ogni core sarà in grado di accedere, nello scenario migliore, al doppio della cache L3, oltre a non esserci più differenza tra CCD e CCX, che convergono in un unica soluzione più razionale ed elegante, superando alcune criticità architetturali, in una direzione più monolitica, ma mantenendo la flessibilità e modularità dell’asset chiplet.

Vengono, infatti, ottimizzate le latenze nello stesso CCD che non ha più bisogno di comunicare con 2 CCX distinti da 4 cores, migliorando a 360 gradi la resa e razionalizzando l’architettura anche in funzione di una scalabilità superiore.

Il chip I/O, di contro, non ha subito sostanzialmente modifiche o variazioni, restando a 12nm Globalfoundries per una dimensione di 125 mm2, differenziandosi dai CCD a 7nm, offrendo quindi performance paragonabili, e migliorie dovute solo a un binning più ricercato.

Hanno inoltre migliorato la Branch Predictor, aumentandone l’efficienta e la banda, con una fase di fetching meglio implementata, ritoccando nel contempo le unità Integer e Floating Point.

Tutto questo riesce ad archiviare un impressionante 28-30% di performance in più in gaming rispetto alle corrispondenti soluzioni serie 3000 , di fatto tracciando un solco evidente tra le due generazioni di Cpu (Zen 2 e Zen 3) e mettendo in forte discussione la proposta della concorrenza che, con l’uscita di oggi, non vanta in nessun campo un vantaggio: ovviamente per Intel la risposta si chiamerà, nel Q1 2021, Rocket Lake.

Di seguito proponiamo alcuni benchmark tratti dalla review di Computerbase, interessanti perchè a bassa risoluzione, 1280×720 e eseguiti con una RTX 3080 per evitare qualsiasi tipo di ingerenza del Gpu Limited.

In Battlefield V iniziamo ad apprezzare lo stacco rispetto a Zen 2, e un sostanziale pareggio con le soluzioni Intel Top di gamma, confermato in Borderlands 3, dove però perde qualche punto solo rispetto a 10900K.

F1 2020 è notoriamente un titolo che scala bene sui cores, assistiamo al solito stacco dalla serie 3000 e un testa a testa con Intel, Gear Tactics è invece una chiara vittoria per AMD, mentre ritorniamo in equilibrio con lo splendido Kingdom Come Deliverance, per riprendere lo scettro del migliore in Red Dead Redemption 2.

Dove, invece, il multi threads è fondamentale, come nei Total War assistiamo a una dinamica curiosa: 5600X pareggia 3700X (quando prima lo staccava di parecchio), 5800X pareggia 10900K, mentre 59XX prendono il volo verso livelli non raggiungibili dagli altri.

Restano Metro Exodus, altro clamoroso stacco da Zen 2 e il nuovissimo Star Wars Squadrons, altro ambito dove vanno meglio della concorrenza.

Insomma questo dimostra che di strada il progetto Zen ne ha fatta, passando a suon di aumenti a doppia cifra di IPC, a guidare la competizione in tutto tranne le frequenze operative, mantenendo lo stesso socket originario garantendo livelli di espandibilità di pregevole livello.

Detto questo la concorrenza non è lontanissima (in gaming) e si identifica in circa in un 6% medio di divario, considerando che Rocket Lake dovrebbe aumentare l’Ipc di un 18-20%, si potrebbe assistere a un corsa tecnologica che vedrà il consumatore beneficiare sia di con prodotti migliori che con prezzi più competitivi.


Le Mainboard e supporto Ram


Come i nostri lettori già sanno, non vi sarà nessuna versione serie 6xx dei chipset AMD, ma si è preferito, saggiamente, mantenere ancora come top di gamma le soluzioni X570, che comunque nel corso del 2021 riceveranno un refresh del chipset a 12nm che consentirà di consumare circa la metà e fare a meno di sistemi di dissipazione attiva.

Confermiamo, inoltre, che le mainboard X570 e B550 richiederanno un bios almeno alla versione AGESA 1.0.8.0 per terminare la procedura di boot CPU, mentre dovranno essere aggiornate con AGESA 1.1.0.0 per la completa, quanto iniziale, compatibilità con Zen 3.
Per quanto riguarda la serie 400 (X470 e B450), inizialmente esclusa completamente dalle possibilità di upgrade, riceveranno Bios aggiornati con la possibilità di sposare la serie 5000 solo a gennaio 2021 con la probabile uscita di R5 5600 non X.

Il supporto Ram resta, di fabbrica, ai 3200 Mhz, secondo il seguente schema:

BanchiTipologiaFrequenza
2 su 4single rank3200 Mhz
4 su 4single rank2933 Mhz
2 su 4dual rank3200 Mhz
4 su 4dual rank2667 Mhz

Le raccomandazioni, invece , del fuori specifica passano dai 3733/3800 Mhz di Zen 2 in modalità 1:1:1 (fclk-uclk-mlck) ai ben 4000 Mhz per questa nuova serie di Cpu, ovviamente questi riscontri potranno variare a seconda della mainboard, della bontà del chip e della configurazione dei moduli stessi.


I modelli


CpuNumero CoresNumero ThreadsL3 cacheL2 cacheFrequenza baseFrequenza BoostSupporto ramTDP Prezzo
R9 5950X163264 Mb8 Mb3.4 Ghz4.9 Ghz3200 Mhz105W$ 799
R9 3950X163264 Mb8 Mb3.5 Ghz4.7 Ghz3200 Mhz105W$ 749
R9 5900X123264 Mb6 Mb3.7 Ghz4.8 Ghz3200 Mhz105W$ 549
R9 3900XT123264 Mb6 Mb3.8 Ghz4.7 Ghz3200 Mhz105W$ 499
R7 5800X81632 Mb4 Mb3.8 Ghz4.7 Ghz3200 Mhz105W$ 449
R7 3800X81632 Mb4 Mb3.9 Ghz4.5 Ghz3200 Mhz105W$ 399
R5 5600X61232 Mb3 Mb3.7 Ghz4.6 Ghz3200 Mhz65W$ 299
R5 3600X61232 Mb3 Mb3.8 Ghz4.2 Ghz3200 Mhz95W$ 249

Le Cpu commercializzate da AMD sono esattamente 4, tutte in uscita oggi 5 novembre 2020 e spaziano dal 16 cores R9 5950X, al 12 cores R9 5900X (forse in fascia alta la più equilibrata), per proseguire con l’8 cores R7 5800X (con un solo CCD pare il più indicato per il gaming) e per concludere col classico R5 5600X, una soluzione “quasi” per tutte le tasche.

Per finire, tutti coloro che si doteranno dei nuovi processori AMD dal 5 novembre al 31 dicembre 2020 riceveranno gratuitamente una copia di Far Cry 6 (curiosamente proprio l’engine dove è evidente la bontà architetturale del progetto), ma anche gli acquirenti di R9 3950X, 3900XT e R7 3800XT, ne potranno beneficiare se in grado di dimostrare che la transazione è avvenuta tra il 20 ottobre e il 31 dicembre.

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