Mars Horizon Review

by Luca Vitale
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Sviluppatore: Auroch DigitalDistributore:The Irregular CorporationVersione testata: SteamCosto: 17,99 euroData rilascio: 17/11/2020

Il sogno ancestrale di toccare le stelle, di raggiungere quel che c’é oltre il cielo, accompagna l’uomo sin dai suoi passi sulla terra. Con gli epocali traguardi raggiunti nel secolo scorso, l’ammirazione ed il fascino per lo spazio si sono accesi come non mai nella cultura di massa, permeando qualsiasi forma di intrattenimento. in Mars Horizon, gestionale di Auroch Digital realizzato in collaborazione con l’ ESA (European Space Agency) saremo messi a capo di una grande agenzia spaziale, guidandola dall’alba dell’era dell’esplorazione spaziale fino ad arrivare a muovere i primi passi su Marte.


Verso l’ infinito e oltre


Dopo aver scelto se mettersi a capo di una delle cinque agenzie disponibili (Europa, Stati Uniti, Cina, Russia e Giappone) o se eventualmente creare la propria, ci troveremo nell’hub principale di gioco, nel 1957, a muovere i primi passi della nostra giovane agenzia. Le prime missioni, accompagnate da un tutorial, ci introdurranno alla gestione e delle meccaniche e ai parametri chiave di cui dovremo tener conto per organizzare e portare ad importanti traguardi il nostro programma spaziale. Di mese in mese, bisognerà pianificare gli investimenti, concentrare la ricerca sulle le tecnologie per svolgere missioni di esplorazione e raccolta dati, che ci consentiranno di guadagnare fondi e conoscenze necessari per la nostra esplorazione del sistema solare. Importanti e stimolanti, saranno anche i rapporti con le altre agenzie, che muteranno in base alle nostre scelte ed ai nostri risultati.

Lo schema iterativo risulta abbastanza semplice, essenziale, con una meccanica a turni simile a quanto visto nel celebre Football Manager, di cui trovate la nostra recensione QUI. Dopo aver impostato la missione attiva e aver segnato sul calendario la data di lancio, si parte con l’organizzazione e la pianificazione dei passi necessari al completamento dei requisiti per il lancio vero e proprio della missione selezionata. Ad ogni turno, e quindi di mese in mese, potremo ricalibrare le risorse e portare a termine la costruzione di razzi e strumenti, o migliorare la nostra base operativa.

La costruzione dei vettori e delle strumentazioni non risulta troppo impegnativa e dettagliata, ma la varietà di componenti é alta ed i parametri da tener d’occhio non sono banali o semplicistici, rimanendo comunque in un registro del tutto accessibile ed equilibrato.

Una volta terminata la preparazione, potremo finalmente lanciare in orbita il frutto di mesi di ricerche ed investimenti, nella speranza di non incontrare avarie ed effettuare con la massima precisione possibile la nostra raccolta dati o qualsivoglia attività prevista dalla missione attiva. Il giorno del lancio, in base all’affidabilità del razzo, influenzata da svariati parametri, (ma soprattutto da una buona dose di casualità) conferirà in seguito alla propulsione, una serie di bonus o malus legati alla buona riuscita o meno di quest’ultima.

Da qui in poi, le fasi successive delle missioni sono rappresentate da mini giochi scanditi da turni, in cui dovremo manovrare le attrezzature e guidare gli equipaggi al fine di portare a termine i vari obiettivi assegnatici dalle missioni . Ad esempio, ci troveremo a pilotare un satellite col fine di trovare la giusta sequenza di input per allineare i sensori alla fonte visiva da scansionare.

Anche la costruzione ed il miglioramento della base operativa risulta essere un buon espediente per rimpolpare la varietà del pacchetto ludico, investendo nella ricerca, avremo accesso a nuove strutture utili a migliorare la preparazione delle missioni, l’addestramento degli equipaggi e all’ingegnerizzazione di strumentazioni sempre più sofisticati. Ogni edificio, influenzerà positivamente o negativamente le circostanti, finendo per essere in una certa sinergia che risulterà importante per ricevere prima alcune missioni e bruciare le tappe rispetto le altre agenzie.

Col passare del tempo, la nostra posizione nel settore ci porterà infatti all’inevitabile confronto con le altre agenzie spaziali, raggiungere per primi alcuni traguardi, significa successo e finanziamenti, e per raggiungerli, dovremo decidere se collaborare o intralciare i piani delle nostre realtà concorrenti. Ogni tanto, ci capiterà quindi di dover decidere come comportarci a fronte a vicende legate ai rapporti diplomatici o all’ opinione pubblica, rilasciando dichiarazioni o compiendo azioni utili (in un click) a modificare gli equilibri delle varie vicende. Ci troveremo ad esempio a dover decidere se supportare tecnicamente il Giappone, accusato dai media intimoriti di aver mandato in orbita satelliti forse non troppo sicuri, o se intralciarlo cavalcando tali paure.

Da menzionare assolutamente la Spacepedia, un’ enciclopedia interattiva che contiene spiegazioni contestuali alle nostre scoperte, alle missioni e alla storia dell’era spaziale.

La varietà del pacchetto ludico, dei mini giochi, dei meccanismi diplomatici e della costruzione di razzi, strumentazioni e basi operative, trasmettono al giocatore sensazioni di progressione, di scoperta, difficili da trovare in altri esponenti del genere gestionale.


Tecnica


Mars Horizon é un titolo colorato, accessibile ed immediato.

L’ interfaccia é pulita, piacevole alla vista e semplice da navigare.

Le musiche sono ben contestualizzate ma non riescono ad essere niente più che un sottofondo po’ troppo anonimo.

Purtroppo, i limiti del titolo si vedono nel suo comparto grafico che risulta essere fin troppo approssimativo. Sebbene lo stile Low-Poly regali qualche scorcio decente nell’Hub planetario, la realizzazione dei razzi, delle attrezzature e della base operativa, ma soprattutto delle scene in movimento quali lanci e ammaraggi, risulta troppo poco curato nella realizzazione. Questo é un peccato, perché sebbene non vada ad intaccare le meccaniche ludiche del titolo va, anche se in maniera minima, a depauperare il senso di immersione creato dal gameplay.

Segnalata inoltre l’assenza della lingua italiana.


Conclusioni


PROCONTRO
Ricco e VarioComparto grafico povero
interessante l’aspetto divulgativomancanza dell’ Italiano
senso di progressione e scoperta

Mars Horizon risulta essere, prima che un ottimo gestionale, un bel gioco. Ricco nei contenuti e vario nella formula del gameplay tipico dei gestionali, si pone come uno tra gli unici competitor sulla tavola dei “programmi spaziali simulati”, genere gestionale ormai orfano da tempo di un successore del noto Kerbal Space Program. Colorato e divertente, riesce a trasmettere un senso di progressione scandito e definito, stimolando il giocatore a proseguire interessato. Peccato solo per un comparto grafico deludente e la mancanza (per ora) della lingua italiana. Se siete in cerca di un buon gestionale e siete interessati al fascino dello spazio, Mars Horizon saprà tenervi occupati per diverse ore di gioco.

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Patrick Grioni
Amministratore
3 anni fa

Veramente interessante, mancava un gestionale di questo genere.