Unboxing e dettagli prodotto
Essendo un prodotto Entry Level, non ci aspettavamo di certo i fuochi di artificio in fatto di cura del Packaging, come è giusto che sia: come successo con RX 6600 XT Nitro, la scatola ha solo l’essenziale ed è sagomata per contenere unicamente la GPU e un foglietto illustrativo: non vi sono cavi aggiuntivi, adesivi, foglietti di marketing, nulla.
La scheda misura 19,4 cm di lunghezza e 12 di larghezza, consentendo quindi, vista la compattezza, l’installazione su una gran pletora di case, anche decisamente minuti in formato micro ATX e mini ITX, presenta un solo connettore aggiuntivo di alimentazione a 6 pins (per una specifica massima di 150W), e un backplate elegante e ben disegnato con la classica iconografia Pulse (rosso-nera).
Paradossalmente al tatto sembra quasi più studiata e qualitativa rispetto alla scricchiolante RX 6600 XT Nitro, sua sorella maggiore, ma ovviamente non aspettatevi nulla di eccezionale vista la classe del prodotto: non è dotata di dual bios ne di illuminazione Led.



La dissipazione è garantita da 2 ventole Dual-X Cooling che raffreddano il corpo lamellare dotato di due sole linee di Heatpipe, che si collegano a un plate che serve contemporaneamente GPU, Ram e Vrm: visti i consumi massimi, secondo specifica, di 130W, un comparto più che adeguato allo scopo.


Analizzando il PCB, si può notare oltre la compattezza di Navi24 con i suoi soli 107 mm2, le 4 fasi controllate da un NCP81022 e le 2 fasi per le Ram sempre gestite da un secondo controller NCP81022. Quest’ultime sono marchiate Samsung, sono di tipo GDDR6 a 18 Gbps (2250 mhz) per una banda passante, su bus a 64 bit, di 144 GB/s.


Le uscite video comprendono solo 2 porte, quindi al massimo potremo collegare 2 monitor, una HDMI 2,1 e l’altra Display Port 1.4a, non è presente nessuna codifica video AV1 hardware o encoding VP9/H.264/H.265, tanto che manca la sezione drivers apposita e quindi non sarà possibile registrare i vostri gameplay sfruttando RX 6500 XT..

Tirando le somme, a livello estetico e come cura costruttiva e ingegnerizzazione, non ci sono sbavature, anzi la sensazione è di avere tra le mani un prodotto di una classe superiore, seppur con qualche rinuncia e molta concretezza.