MADievals Review

by Patrick Grioni
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Sviluppatore:Distributore:Versione testata:Costo:Data rilascio:
2finger2fingerSteam11,79 euro14/12/2023

Il 2023 per i punta e clicca è stato sicuramente un anno importante, fulgido, brillante, il tutto mosso, secondo me, dall’uscita a fine 2022 di una nuova opera di Ron Gilbert, che col suo Return to Monkey Island, ha saputo affiggere a nuova gloria il genere, che ancora oggi mi conquista immensamente.

Non mi ritengo un esperto, ma un cultore della narrazione ragionata e enigmatica, ma che alla base deve avere una dose di comicità e freddura, di atipico, baldanzoso, eroico, che solo le vecchie Lucas hanno saputo, nel miglior dei modi, interpretare.
Nasce probabilmente così l’idea di Raffaele Bonfanti che già nel 2014 produsse una demo tecnica del progetto che ha poi portato al MADievals che conosciamo oggi e che debutta (o meglio esce dall’early access) a metà dicembre 2023.

Si tratta della più classica avventura punta e clicca, sorprendentemente, vista la natura di One Man Show degli sviluppatori 2 finger (lo stesso Raffaele, in veste societaria), che inizialmente ha contato di ben 300 euro di Budget salito poi a qualche migliaia per successivi acquisti di assets grazie a qualche sponsorizzazione.

Si tratta quindi di un progetto decisamente low budget che sembra avere 3 cardini fondamentali, prima di tutto la passione per il genere, l’ottima scrittura e tanta sana comicità, il che, come vedremo, in questo tipo di avventure rappresenta il motore fondamentale per funzionare mentre tutto il resto uno strumento per portarlo sui nostri schermi,

Per essere del tutto sincero, giocandolo, mi sono talmente appassionato delle vicende narrate che ho deciso di voler acquistare (ancora non l’ho fatto) il fumetto che approfondisce alcuni aspetti del narrato, ma che non è necessariamente propedeutico per l’apprezzamento di questo punta e clicca.

Come meglio integrare un’esperienza se non con un approfondimento fumettoso di un mondo che non potrete non amare, o almeno simpatizzare.
Si può acquistare su Amazon a questo indirizzo, la follia è talmente osmotica che dallo schermo passa alla carta stampata.

Ma bando alle ciance e ciancio alle bande apriamo le porte verso questo medioevo revisionato del regno di Manzasun.


RUSTY STEELKNEE, PRODE CAVALIERE


Rusty Steelknee sarà il nostro alter ego in questa scombinata avventura, ma chi è costui? Si tratta di un personaggio abbastanza sfigato che però si crede un grande cavaliere e per questo vaga di regno in regno alla ricerca di reliquie per sbarcare il lunario insieme al suo fedele Spoffy, il destriero pigro che ogni avventuriero sogna di non avere,

MADievals narra proprio una delle sue numerose avventure, in questo caso nel regno di Manzasun, colpito da una terribile maledizione che lo rende giorno e notte cupo, avvolto da nebbie e pieno di pericolosi Trolls, proprio un gruppo di questi bulletti fantasy decide di prendersela con il povero Rusty e fregargli tutto il suo inventario.

Quale espediente migliore per un tutorial inter ludo che appunto verrà subito innescato con la quest di un didascalico pozzo: la stessa ci traghetterà tra varie risate alla comprensione e l’uso dell’inventario e a conoscere la verve della voce narrante, un personaggio trasversale e chiave di tutta la nostra avventura.

Volendo applicare un registro maldestramente epico alla vicenda di Rusty, il narratore manifesterà più di una volta una certa mancanza di stima per lo stesso, con relativi battibecchi tra i due riguardo diverse questioni e le proteste vivide del protagonista che anche da essa, oltre a varie altre sfortune, si sentirà preso di mira.

Aggiungiamo che il primo scenario che dovremo affrontare si tratta di un cimitero, avremo un quadro completo della vicenda: in un regno maledetto, senza nulla nell’inventario, senza Spoffy (il cavallo) avendo contro anche la voce narrante dovremo portare a termine il nostro ingrato compito, ma quale?

A Manzasun siamo giunti per recuperare una non meglio precisata reliquia d’oro, custodita, a quanto pare, nel tempio dell’ascensione, un luogo irraggiungibile per il nostro prode cavaliere: lo stesso, infatti, non si priva mai della sua splendente armatura che non gli consente la scalata verso il giaciglio dove è posizionato detto luogo, necessiterà quindi di particolari strumenti per raggiungere tale obiettivo.

Il medioevo di MADievals non è per nulla un medioevo, storicamente inaccurato, troveremo lampade ad olio così come distributori automatici elettrificati, antenne paraboliche, DJ che non disdegnano l’uso di potenti casse amplificate, ascensori, in un mix tra tradizione Fantasy e aggeggi ultratecnologici, quindi un’ambientazione assolutamente unica a mia memoria inedita.

La caratterizzazione dei personaggi, così come la comicità latente, dona un tocco di classe in più: la decina di personaggi con cui interagiremo vivono in uno spazio tempo loro personale che come l’ambientazione mescola antico e moderno, il guardiano del cimitero, ad esempio, sembra preso direttamente dal film 300, il problema è che si tratta di un guardiano ipovedente che avendo come unica armatura l’elmo, non riesce a utilizzare gli occhiali (altra incongruenza storica) che gli sono stati donati, in una delle tombe con cui dovremo interagire è presente uno scanner facciale, in un altra un giornale (la prima stampa fu del 1455, 2 anni dopo la fine del medioevo), per poi passare a una lapide con un moderno pulsante “mi piace” stile Facebook.

Avremo altresì a che fare con dinamite (1867) o personaggi di cui potremo osservare solo i piedi, monaci Zen per finire, in un estremo gesto di follia ludica, con la Statua della Libertà o altri viaggi temporali più estremi: in tutto questo, ogni conseguenza è ovviamente possibile e Rusty (e la sua voce narrante) avranno diversi momenti per confrontarsi con pericoli del tutto MAD, come il titolo lascia capire.

L’elogio migliore che posso fare a questo prodotto dopo averlo finito e spulciato per le 6.9 ore che mi segnala Steam è che nonostante la follia, o forse proprio grazie ad essa, riesca comunque a essere credibile, la cura che è stata messa nelle ambientazioni si vede tutta (ma dove trovate un gioco in cui dentro un precario camminamento di legno di una palude qualcuno ci inserisce un giro della morte?), la comicità funziona, il ritmo è quello giusto e ho provato quel senso di intimità che ho spesso gustato con i capolavori Lucas.


TRA ANTICO E MALDESTRO


Se atmosfera, verve comica e ritmo non sono un problema per Rusty, anzi per il prode Rasty (direbbe la voce narrante a mo di sberleffo) è sicuramente nell’incastro di gameplay e complessità-piacevolezza degli enigmi che bisogna puntare per rendere il giusto segno di consacrazione.

Sicuramente MADevals non è un gioco complesso, non vi sono situazioni, seppur folli, che vi lasceranno bloccati, se non 2 o 3 momenti in cui sarà fondamentale scovare degli oggetti non rappresentati troppo bene graficamente (ma l’ausilio della lettera H verrà in vostro aiuto) il che è indice di una chiara regia che vuole puntare su comicità e in parte nella narrazione.

La storia, come era presumibile, non brilla per originalità ne per inventiva, sembra un pretesto per raccontare un mondo più che un filo effervescente e dinamico che vuole stupire lo spettatore, d’altro canto è evidente che lo stesso protagonista non sia troppo credibile nemmeno per se stesso.

Ho trovato alcuni livelli, introdotti da alcuni espedienti narrativi abbastanza estremi, molto intelligenti per rompere la cupezza del mondo di Manzasun e riportaci in alcune chiarissime atmosfere caraibiche indimenticate, con alcune citazioni involontarie dell’ultimo Monkey, in veste di Zombie su una nave pirata.

A livello di inventario, molti complimenti vanno fatti a Raffaele, ci sono tutti i crismi del genere, combinazioni improbabili tra oggetti, commenti sugli stessi utili a proseguire, non risulta nemmeno troppo ingombrante, tranne in un caso dove dovrete essere millimetrici nella selezione (ma vi varrà un archievement di Steam).
Lo dico con stima sincera, sembra un parametro non fondamentale ma l’inventario è la base dei punta e clicca e innesca quel meccanismo di combinazioni che tutti abbiamo apprezzato, ho detestato la gestione stantia di un Syberia: The World Before, che di fatto puntando tutto sulla narrazione e il comparto musicale, tralasciava di essere un adventure a enigmi.

Passando invece alla caratterizzazione dei personaggi e la sequenza di dialoghi, ogni individuo che troverete avrà una sua ben definita personalità frizzante, ovviamente nella sua latente follia, e purtroppo, nascondendo il seme di un progetto più grosso, molti degli stessi rimarranno inesplorati in questo, speriamo, primo capitolo.

Nota dolente, Spoffy non è molto sfruttato, Spoffy come detto è il cavallo di Rusty con cui pare avere un rapporto molto intimo, anche se quest’ultimo in tutta l’avventura, nel suo maldestro fare, rischierà solo di abbatterlo, mentre il dialogare con lo stesso (non che sia un cavallo parlante, almeno credo) avrà solo fare descrittivo.

Purtroppo nella parte finale dell’avventura, o meglio nella sezione che si aprirà come conclusione della storia, si nota un registro diverso, meno curato, meno interattivo, più in work in progress, che potrebbe lasciarvi un certo amaro in bocca come è successo a me, ma visto l’epilogo di Return to Monkey Island, non apprezzato da tutti, direi che potrei quasi perdonarglielo. (anche perchè aspetto il seguito, vero Raffaele?)


QUANTO E’ BELLO RUSTY


Sistema Prova
Processore: R7 5800 X3D
Scheda Grafica: RX 6800 XT
Ram: 32 GB 3200 Mhz
Archiviazione: Samsung 980 pro

Quante adventure 3D conoscete fatte da un’unica persona? Questa è una domanda che personalmente mi sono posto. Poteva essere un bidimensionale disegnato a mano o un pixels art come il progetto di Roberto Lombardo At the Sea of Madness, invece no, 3D, con Unity e con finezze come nebbie volumetriche.

Ci sono 2 piani di valutazione, sul lato puramente tecnologico-tecnico è evidente che a livello di Polycount, textures, effetti di luce, ecc.. non sia sicuramente al passo con i tempi, anche se nel campo dei punta e clicca non si richiedono poi sforzi clamorosi, mentre sul piano artistico l’ho trovato assolutamente gradevolissimo, bello, ispirato.

Deve creare atmosfera? Lo fa. Deve sfruttare una RTX 4090? Lo fa uguale! Uno dei difetti che ho riscontrato consiste nel fatto che non vi sia una opzione per limitare i frames o abilitare in alternativa il v-sync, nemmeno da driver vi si riesce, difetto che credo sia relativo alla build di Unity utilizzata.

Cosa comporta tutto questo? Che giocandolo ho fatto tonnellate di frames al costo di 280-300 W di consumo GPU e una CPU che è sempre stata bella impegnata, tanto che ho avuto il sospetto che la maledizione di Manzasun fosse rivolta anche al mio Pc, per fortuna senza nebbie.

Passando invece al comparto sonoro quello che non ho apprezzato è stato il suono troppo squillante che ci avvisa di un nuovo oggetto nell’inventario, per il resto le musiche sia rock che fantasy funzionano alla perfezione per immergersi nel tipo di narrato: lode al doppiaggio professionale inglese, manca l’italiano per una questione di costi, ma ci sono i sottotitoli.

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Daniele
Daniele
3 mesi fa

Gioco appena finito, a dir poco stupendo!