Prima confermato, poi smentito, ora nuovamente in voga: la flagship delle nuova generazione Geforce, che andrà a sostituire tutta la lineup Ada Lovelace, nome in codice Blackwell, potrebbe avere 2 caratteristiche di spicco che non si vedono in ambito consumer dalla innovativa, forse troppo, Radeon 2900 XT che peraltro lo proponeva in versione “ring”.
Si tratta di un bus a 512 bit in configurazioni da 2 (inizialmente) e poi 3 (successivamente) moduli della nuovissima GDDR7 con interconnessioni a 32 bit, impostati a 28 Gbps: una soluzione teoricamente in grado di sviluppare una banda di 1.8 TB/s per GB202 in configurazione full.
Ovviamente persiste la possibilità che Nvidia, in funzione delle nuove memorie, che potranno arrivare anche a 32 Gbps o oltre teoricamente, possa decidere, invece, di affidarsi a un più tradizionale bus a 384 bit per 1,34 TB/s di banda, più che sufficienti per staccare le attuali soluzioni RTX 4090 che si fermano a 21 Gbps per 1 TB/s di banda.
I think my persistence is correct.
— kopite7kimi (@kopite7kimi) March 11, 2024
Ricordiamo inoltre che il dato di banda passante racconta spesso metà della storia, con le migliorie tecnologiche e gli sviluppi GPU molto spesso si assiste da una generazione all’altra a pesanti ottimizzazioni della pipeline con compressioni di dati o code più snelle in grado di limitare, a parità di performance, l’occupazione del bus.
Detto questo l’ampiezza dello stesso, però, ci fa supporre la configurazione in termini di quantitativo di GDDR7, nel caso di GB202 a 512 bit si partirebbe da 32 GB di ram per arrivare a 48 GB in caso di moduli da 3 GB.