Il Game Pass in Steam, possibile alchimia destabilizzante.

by Patrick Grioni
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E’ inutile negarlo, tra i launcher presenti sul mercato, sicuramente, Steam, è uno se non il migliore sulla piazza: frutto di diversi anni di sviluppo e integrazioni è oggi una macchina quasi perfetta, ricca di funzionalità e con una fluidità di utilizzo che nessun altro può vantare.

E’ anche vero che l’abbonamento Game Pass di Microsoft, anche in ambito Pc, si è trovato a rappresentare un’offerta che sicuramente ha moltissimi punti di forza, vincolata però all’app di gestione che non è mai stata famosa nell’offrire un supporto adeguato, basti pensare alla macchinosa modalità di gestione dei permessi che inibiscono le modifiche di un semplice file .config per risolvere al volo specifiche problematiche.

Per molto tempo nemmeno i profili gaming Gpu venivano caricati, non potendo appunto legarsi ai files di gestione, insomma una dinamica tediosa che un po’ svantaggiava l’offerta consistente di Microsfot, che, di contro, a pochi euro mensili, è da molti considerata eccellente.

Ci sarebbe da discutere per diverse pagine dell’opportunità di “aspettare un prodotto che sia disponibile” o sceglierlo, a maggior prezzo, e tenerlo quando e quanto si vuole nella propria libreria, ma non è questa la sede, visto anche che si tratterebbe di avere maggior scelta, più che essere vincolati da una modalità.

Secondo lo YouTuber Tyler McVicker, in un recente intervento sul suo canale, senza però citare la fonte di questa sua indiscrezione, pare che l’alfa e l’omega possano incontrarsi, cioè sembra che Steam e Microsoft siano in avanzata trattativa per portare l’abbonamento Xbox Game Pass dentro l’ecosistema Steam.

A livello di potenza di fuoco un accordo simile, esclusivo per Steam, potrebbe rappresentare l’arma definitiva del Pc Gamer, e alcune mosse di Microsoft, con una certa apertura per la piattaforma di Valve, sembrano suggerire che in effetti una sorta di alleanza, o meglio, patto di non belligeranza, possa effettivamente già essere in atto.

Non si tratterebbe, infatti, di una interfaccia (steam) per lanciare, poi, sull’app di Microsoft, il titolo, ma di un vero e proprio supporto nativo, il che porterebbe il servizio verso un livello completamente nuovo: il rischio, almeno per Microsoft, è che l’applicazione Xbox Game Pass possa soffrire di un calo dell’utenza che punterebbe su Steam come connubio ideale.

Vi terremo aggiornati sulla vicenda, dal Vault è tutto.

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