Thermaltake CTE T500 TG ARGB Review

Ma il CTE funziona?

Vogliamo soffermarci più approfonditamente sulle temperature interne che questo case è capace di generare.
La build che abbiamo realizzato per l’occasione è, al momento della stesura, un’assoluto top tier per gaming nel mercato consumer (gennaio 2024).
Come potete vedere dalle foto, le dimensioni esagerate del dissipatore ma soprattutto della GPU, non sono state un problema per il case, andando a ribadire ancora una volta che, se non avete particolari limitazioni di spazio, un case Full Tower è la scelta migliore per fitting ed assemblaggio quando avete a che fare con componenti decisamente ingombranti.
La facilità di montaggio però può rivelarsi assolutamente inutile se al vostro PC viene a mancare aria per il raffreddamento e in questo caso, le dimensioni non sono tutto.
Dalle prime immagini rese pubbliche, si poteva pensare che lo schema interno potesse in qualche modo prediligere dei sistemi di raffreddamento custom loop, cosa che continuiamo a pensare viste le varie accortezze prese nel telaio per facilitare il montaggio dei vari accessori, ma ad essere sinceri, abbiamo trovato tali accortezze (una su tutte, la possibilità di montare il radiatore su una slitta fuori dal case) davvero utilissime.
Tornando al discorso temperature, le immagini promozionali di avevano preoccupato: il montaggio della GPU in verticale sembrava potesse creare una sorta di camera separata (considerandone anche le dimensioni fuori scala) che avrebbe reso più difficoltosa la circolazione interna dell’aria. Seguendo le indicazioni consigliate, abbiamo deciso di adottare uno schema a camino per l’airflow interno (quello stesso sistema consigliato per la serie di case dalla dicitura CTE) che consiste nell’avere 2 ingressi ai lati del case (3 se consideriamo anche la singola ventola posta in basso accanto al PSU) ed una sola uscita sul top.
Abbiamo quindi posizionato il radiatore sul front in configurazione intake (pescando quindi aria da fuori e buttando quella più calda dentro), mentre sul back abbiamo 3 ventole Artic da 120mm anch’esse in configurazione intake per rifornire di aria fresca la GPU.

Tutta quest’aria in ingresso viene utilizzata quindi direttamente dal radiatore dell’AIO e dalla GPU che la ributtano più calda all’interno del case, dove viene spinta naturalmente all’insù (essendo l’aria calda più “leggera” di quella fredda) con l’aiuto nel nostro caso di una 140mm (una delle 3 fornite in dotazione con il case montata in basso accanto al PSU) ed infine espulsa fuori dal top da un altra 140mm accoppiata da una 120mm (avevamo finito le 140mm purtroppo).
Abbiamo quindi una configurazione di airflow pesantemente orientata su una positive pressure chamber (che aiuta a mantenere l’interno del case più pulito) con l’evidente svantaggio di tenere aria calda all’interno che, se non adeguatamente smaltita, può andare ad incidere sulle temperature della scheda madre, VRM ed SSD in particolare; questo sarebbe vero se non fosse per il design termico adottato da questo case riesce a facilitare notevolmente la movimentazione dell’aria calda, evitandone la stagnazione interna.

Le temperature registrate durante gli stress test sono davvero buone: 74°C sulla CPU (merito sicuramente dell’AIO quasi overkill per il 7800X3D) e 70°C per la GPU (mentre assorbe quasi 500W).
in gioco (dipende ovviamente da quale) siamo sui 60°C (più o meno) per entrambi (benchmark di RDR2 in questo caso)
C’è da considerare però che questi risultati sono stati ottenuti a gennaio, in una stanza tenuta si a circa 20°C (stando al termostato),ma che difficilmente riusciamo ad affermare come definitivi: vogliamo quindi sicuramente fare un plauso al case e alle sue prestazioni, praticamente pari a quelle di una testbench (grazie anche all’eccesso di aria e alle turbolenze interne), ma ci riserviamo l’opportunità di ripetere questi test tra qualche mese, in piena afa estiva, in una stanza climatizzata a 25°C per vedere effettivamente come si comporta in questo caso limite, fiduciosi tuttavia che nonostante un quasi certo aumento delle temperature, saremo ben al di sotto dei limiti considerati problematici (specialmente per la 4090).