le altre RX 5600 XT
Vi sono altre proposte RX 5600 XT interessanti sul mercato, di cui vi proponiamo una veloce panoramica sui modelli più consistenti, che possono soddisfare altre esigenze specifiche, farvi spendere di più, per qualche particolarità estetica o tecnica, o farvi risparmiare qualche euro con qualche compromesso.
Anche il Form Factor a volte incide, se avete limiti stringenti, o esigenze particolari, o anche solo per curiosità personale in un ventaglio più approfondito delle proposte Amd in questa fascia di prezzo/mercato.
C’è anche da considerare che sovrapponendosi alle performance di Vega 56 e alle volte anche di Vega 64 (dipende dall’ottimizzazione dell’engine) oltre che delle varie Gpu Nvidia serie Turing si collocano in un segmento di prezzo combattutissimo dove anche 10 euro possono rappresentare uno spunto di preferenza.
Powercolor Red Devil
La Red Devil di Power Color è sempre stata una serie particolarmente ricercata, in versione RX 5600 XT, però, punta a un design a doppia ventola discostandosi solo esteticamente da Red Dragon: la scheda è lunga 24.5 cm con 15.5 cm di larghezza e un dissipatore compatto da 5 Heatpipes che si occuperà della dissipazione di VRM, Ram e core Gpu.
Non manca il Backplate classico con logo illuminato, il dual bios e i 2 connettori 6 e 8 pins per una alimentazione più che sufficiente (la scheda consuma circa 150W): a livello di Pcb ottime 8 fasi con IR35217 per il core e le 2 controllate da NCP81022, anch’esso sovradimensionato.
A livello di temperature, con i 900 giri di ventola, siamo leggermente sopra la gemella Red Dragon ( e quindi riscontri peggiori), con clock raggiunti similari, alla fine con quasi nessun concreto vantaggio, se non 2 fasi core in più e un’estetica più accattivante.
Il prezzo , circa 310-320 euro medi, non è in assoluto molto competitivo.
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Asus RX 5600 XT STRIX
Asus non si risparmia di certo con l’offerta pensata per RX 5600 XT, entrando in diretta concorrenza con MSI come eccellenza del segmento.
La scheda è mastodontica per la classe con i suoi 30 cm e abbastanza stretta con i soli 13 cm, sormontata da ben 3 ventole che modulano la pressione dell’aria per tutto il Pcb.
Dotata di 1 6 pins e un 8 pins, ha anche il supporto per la sincronizzazione cromatica delle ventole del case con quelle della Gpu.
Funzionalità interessantissima lo switch per disabilitare del tutto ogni componente RGB, per avere più spunti di personalizzazione.
Il dissipatore, anch’esso curatissimo, è identico a quello utilizzato su RX 5700 XT, consta di 6 heatpipes e di dissipazione dedicata, su un plate differente, per Ram e Vrm: insomma, nulla è lasciato al caso.
Ovviamente il Pcb non poteva essere da meno con ben 10 fasi controllate da IR35217 e ram sempre sullo stesso controller ma in configurazione 2 fasi, nessun tipo di risparmio quindi, con un’ottimizzazione dei voltaggi quasi a livello di MSI Gaming X e temperature che sfiorano lo stesso livello con core e hotspot meglio raffreddati (grazie alle 3 ventole), ma superiori per quanto riguarda Ram e Vrm..
Tutto questo si paga con ben 340-350 euro, che le conferisce il primato di prezzo.
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Gigabyte RX 5600 XT Gaming Oc
Altro esponente interessante classe RX 5600 Xt è sicuramente la triventola Gigabyte in versione Gaming Oc: lunga ben 28 cm è però dotata di un unico connettore 8 pins, comunque in grado di garantire 225W a fronte di un limite bios di 180W (per un prodotto dal TDB di 150W).
A livello di dissipatore abbiamo in questo caso la soluzione a 5 heatpipes monolitica, quindi nessun plate dedicato per Vrm e ram, ma le notevoli dimensioni compensano in parte questa scelta progettuale.
Niente di sensazionale a livello di Pcb, la scheda più simile con cui si può confrontare è la Sapphire Pulse, che però le è milgiore sia nella resa sia nella qualità per Pcb pur restando anch’essa una 5+1 fasi.
A livello di temperature, è un buon prodotto, ma compete con soluzioni biventola quasi in tutto: la temperatura Ram è un 7-8 gradi superiore alla concorrenza, pur con un numero giri ventola superiore a 1200 giri (contro i circa 900 della Pulse).
Insomma, un prodotto che non eccelle in nessun campo, ma che non sfigura nemmeno troppo, potrebbe essere una buona Gpu da prendere in considerazione a fronte di offerte particolarmente aggressive, poichè il problema vero resta il prezzo che si assesta sui 310 euro mediamente.
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