Thermaltake the Tower 200 Review

by Patrick Grioni
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Non è mai semplice abbinare compattezza di forme, estetica e funzionalità in un design, peraltro, che vira verso un approccio particolare, verticalizzante, della concezione di case.
In questo Thermaltake con il loro The Tower 100, il fratello minore di quello che andremo ad analizzare (nella stessa fascia di dimensioni, quindi escludendo la versione mid 500 e full 900) ha sicuramente giocato bene le sue carte, ma spingendo forse troppo il focus verso l’obiettivo che lo ha trasformato più in una vetrinetta hardware, piuttosto che in un prodotto che apparisse anche pragmatico a 360 gradi.

Per questo motivo, crediamo, è nato il progetto The Tower 200, con l’obiettivo dichiarato e concreto di essere grande in un formato piccolo: cosa intendiamo con ciò? Bene, il quid disputandum di formati così compatti sono, sostanzialmente, le limitazioni, più ne nascono, meno diviene forte l’appetibilità, con il The Tower 200 ne avremo sostanzialmente solo una importante, il formato ITX per la mainboard, e altre minori di poco conto, come la lunghezza massima dell’alimentatore ATX di 220mm.

Per il resto troveremo grandissima libertà di assemblaggio, potendo inserire GPU lunghe fino a 380mm, o dissipatori CPU alti anche 200mm (il mastodontico D15 Noctua ha un altezza di 160mm, per dare un parametro), sistemi AIO da 120-140-240 e 280mm e ventole da 120-140mm di lato, sul top, sul retro o sopra la cover dell’alimentatore, per un totale massimo potenziale di 6 ventole contemporanee, 8 sfruttando anche il push-pull laterale, se proprio vogliamo esagerare.

La configurazione default, comunque, consterà di 2 ventole da 140mm CT120 dotate di cuscinetti Hydraulic bearing, 77,37 CFM a 1500 giri/minuto ovviamente PWM non dotate di effetti RGB posizionate sul retro, una sede questa un po’ infelice, e sul top, decisamente più funzionale.

A livello di dati di targa il suo peso di 7.7 Kg ci indica una consistenza ottima di paratie laterali e struttura del telaio, non ci sono sicuramente i così detti effetti lattina, tutte le componenti, smontabili da tutti e 4 i lati, sostengono in maniera eccellente la struttura.

Le dimensioni rispetto al fratello minore The Tower 100 acquisiscono spazio soprattutto in altezza con 537mm (contro i 462mm) meno in larghezza 300mm e profondità 280mm, ma sono comunque importanti per chi acquista mainboard ITX: uno dei principali dubbi che abbiamo avuto testandolo è proprio questo, chi ambisce a avere prodotti così indirizzati probabilmente anche nella scelta del case, un po’ per coerenza, cercherà dimensioni minute, mentre The Tower 200 fa esattamente l’opposto, offrendoti in cambio una flessibilità unica.

Anche per il supporto dei drive classici SATA SSD non ci sentiamo di dire che deluda, consentendo fino a 4 dischi rigidi allo stato solido e fino a 2 meccanici (in configurazione 2+2) e anche il pannello I/O frontale consta di 2 uscite USB 3.0, una USB Type-C, pulsante di accensione e reset oltre che i led di funzionamento per power e archiviazione.

Detto questo è decisamente ora di spacchettarlo e conoscerlo insieme.

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Dekkar
Dekkar
6 mesi fa

figo ma non mi fregheranno mai piu con le gpu in hang XD

Dekkar
Dekkar
Rispondi a  Patrick Grioni
6 mesi fa

Ci sono certe gpu che non possono stare in quella posizione, vedi la mia 7900xt.
pare invece che le vapor chamber vadano meglio