Men of War 2 Review

by Luca Bagatin
2 comments 557 views
Sviluppatore:
Best Way
Distributore:
Fulqrum Publishing
Versione testata:
Steam
Costo:
44,99 euro
Data rilascio:
15/05/2024

Una quindicina di anni fa, molti di noi si divertirono con il primo capitolo di “Men of War”. Un RTS tutto sommato solido, ambientato nella Seconda Guerra Mondiale (ma qualche anno dopo fu lanciato anche lo scenario della guerra del Vietnam), con tre campagne disponibili.

Ecco che lo sviluppatore, Best Way, torna, quindici anni dopo, con un nuovo capitolo della serie, ovvero “Men of War 2”, edito sempre da Fulqrum Publishing.

Grafica completamente rinnovata e moderna e dinamiche senza dubbio interessanti, permettendoci, ancora una volta, di guidare unità militari diverse, dalla fanteria all’artiglieria, sino ai mezzi corazzati e aerei. 45 sono i battaglioni personalizzabili e circa 400 le diverse unità militari presenti, nell’ambito dei tre eserciti che andremo a guidare.


PRENDI IL CONTROLLO DI SOVIETICI, STATUNITENSI O TEDESCHI


Anche qui, le campagne narrative sono sempre tre: sovietica (che si basa sulla difesa delle posizioni sul fronte orientale, contro l’avanzata nazista), statunitense (basata sullo sbarco in Normandia contro i nazisti) e tedesca (nella quale prenderai il controllo di un gruppo di dissidenti nazisti in ritirata verso Berlino, negli ultimi giorni del regime hitleriano), con la possibilità di giocare anche in modalità multiplayer, oltre che di scegliere fra varie modalità di battaglia, scegliendo fra scenari storici, oppure la modalità scermaglia e di conquista dei territori.

Che tu giochi sul fronte occidentale o su quello orientale, ogni fattore sarà importante. Dal terreno di gioco agli edifici presenti sulla mappa. La possibilità di scegliere fra molteplici strategie di gioco è l’aspetto più interessante di “Men of War 2”.

Potrai guidare ogni singolo soldato, ogni singolo carro o aereo, oppure scegliere di muoverli in gruppo. Potrai tendere imboscate, scavare trincee, radere al suolo gli edifici, conquistare bunker o mezzi militari nemici da sfruttare in battaglia.


REALISMO E LONGEVITA’ ASSICURATI


Il realismo, oltre alla longevità, sono sicuramente gli ingradienti che non mancano, in questo storico RTS.

Una delle caratteristiche principali della mappa di “Men of War 2” è la presenza di una linea di confine fra i territori che occupano le tue truppe e quelle che occupano in nemici. Man mano che riusciremo ad avanzare e a conquistare terreno, la linea di confine si sposterà a nostro favore. Viceversa, nel caso in cui le forze nemiche riuscissero a sfondare le nostre linee.

Tale linea di demarcazione, fra l’altro, determina anche il vincitore nell’ambito di alcune missioni (non tutte) e nella modalità multiplayer.
Adattarsi al campo di battaglia è la chiave per conquistare terreno e vincere. Ogni strada, ogni collina, ogni trincea (che le nostre truppe del genio possono anche costruire), potrebbe rivelarsi utile per difendersi, oppure per preparare un’imboscata contro il nemico.

Vi è peraltro una novità interessante, nel gioco, ovvero la possibilità di controllare i singoli soldati di un battaglione. Ogni soldato ha la sua dotazione di armi, fra cui le potenti granate e ciascuno ha delle specifiche abilità.
Ogni soldato può fare la differenza sul campo di battaglia e starà a te decidere come muoverlo sul terreno di gioco. Lo invierai a conquistare un mortaio nemico? Oppure uma mitragliatrice o, ancora, fargli lanciare una granata contro un mezzo corazzato nemico? Sono tutti aspetti da considerare con cura, per pianificare una strategia vincente.


TECNICA


Sistema Prova HP OMEN 16
Processore: Amd Ryzen 7 series 5000
Scheda Grafica: NVIDIA GeForce RTX 3070
Ram: 16 GB
Archiviazione: SSD 1 TB

“Men of War 2” è di facile apprendimento, ma di difficile gestione, specialmente se non sei abituato agli strategici in tempo reale. Spesso, infatti, può essere difficile controllare più mezzi militari e l’interfaccia utente, zeppa di icone non sempre di facile comprensione, non sempre aiuta a pianificare la strategia migliore.

Anche il comparto narrativo lascia un po’ a desiderare, considerando che le storie dei personaggi non vengono approfondite e la narrazione, nel complesso, risulta piuttosto superficiale.

“Men of War 2”, in generale, tende a dare il suo meglio nel multiplayer, piuttosto che nel single player, anche perché, l’imprevedibilità delle azioni di un avversario umano, è decisamente preferibile all’IA del gioco, in particolare negli RTS.

Fra i punti di forza di “Men of War 2”, ad ogni modo, c’è, oltre al realismo e alla possibilità di progettare strategie militari in piena libertà, una grafica davvero notevole e dettagliata, in particolare delle truppe militari e dei mezzi militari e la possibilità di scaricare mod nell’apposito Workshop di Steam.

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Patrick Grioni
Amministratore
1 mese fa

Cos’ha in più e in meno rispetto a Company Of Heroes?

Luca Bagatin
Luca Bagatin
Rispondi a  Patrick Grioni
1 mese fa

Per quanto sembrino simili, in realtà, i due giochi hanno dinamiche e ambientazioni diverse. In “Company of Heroes 3” è possibile rivivere alcuni scenari storici della Second Guerra Mondiale dal punto di vista dell’Asse (ovvero di italiani e tedeschi che combattono in Nordafrica) e degli Alleati (angloamericani sbarcati in Sicilia, che si interfacciano con i partigiani italiani). Tali campagne hanno anche una trama decisamente più profonda e potremo anche contribuire a svilupparla, a seconda delle scelte che intraprenderemo. In particolare, in “Company of Heroes 3”, potremo farlo – almeno per quanto riguarda la campagna degli Alleati – attraverso una mappa… Leggi il resto »