Gaming, passione che diventa trasversale in Italia, anche grazie alla pandemia.

by Patrick Grioni
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Vi era un tempo in cui la figura del ragazzo appassionato di gaming era vista come specchio di un disagio di socializzazione, in un ecosistema di emarginazione sfogo delle insoddisfazione del mondo reale.
O meglio, questa era l’esegesi che davano coloro che del videogioco non sapevano molto, ma che si appoggiavano su luoghi comuni o presunte loro migliori scelte di svago.

Secondo una recente indagine Samsung in collaborazione con GWI, ormai il Gaming fa parte attiva della routine di molti individui, anche se in prevalenza la loro interfaccia di fruizione risulta essere lo Smartphone (62,2%), e proprio per questo è stato interessante valutare quanto la pandemia, e quindi il forzato distanziamento sociale, abbia inciso su queste tendenze.

Il 23,7% del campione, infatti, afferma di aver aumentato il tempo dedicato ai videogiochi, con un importante 33,6% nella fascia 14-24 anni, segno evidente di come vi sia una preferenza di questo media rispetto ad altri similari, con un 29,5% dei videogiocatori che si dilettano 2-3 volte a settimana e un impressionante 27,8% che invece ne usufruiscono tutti i giorni (20,5% tra le donne).

Il momento preferito per giocare, e qui si apprezzano i cambiamenti di fruizione da pratica adolescenziale a strumento di massa, risulta la sera dalle 19 alle 22 con il 25% del campione totale che però sale a oltre il 31% nella fascia 25-34 e 29,8% in quella 45-54, segno evidente che lo si riserva a svago dopo la giornata lavorativa: il sabato e la domenica sono le due giornate preferite per il gaming, con il 47% delle preferenze.

Interessante anche la dinamica che analizza la condivisione o meno dell’esperienza: sorprendentemente preferiamo giocare da soli, 51% (52,9% le donne) con un picco del 57,6% nella fascia 35-44 con un misero 16,3 che manifesta interesse nel gioco On-line o cooperativa.

Nelle periferiche ritenute essenziali fanno capolino sedie da gaming con il 21,9%, mouse di un certo livello (22%) e tastiere meccaniche (20%), il Pc è la terza periferica preferita con il 48% del bacino d’utenza, dietro a Smartphone (62,2%) e console da gioco (60,9%), ovviamente, spesso, si possiedono tutti e 3 i device, ma diciamo che più probabilmente chi ha i primi 2 potrebbe non avere un Pc da Gaming.

Infine il 42% del campione ritiene che il videogioco sia ormai un’attività similare all’intrattenimento cinematografico (Tv, Film e serie TV) o culturale (leggere un libro) e che si sente rilassato e coinvolto nel praticarlo.

Insomma, una vera e propria emancipazione sociale di una pratica che per anni ha rincorso altri media e che pare essere, in questo 2021, percepita come fenomeno integrato nella nostra socialità e non più osteggiato come perdita di tempo.

E voi cosa ne pensate? Quanto e per quante ore giocate? Come considerate il vostro tempo passato in compagnia del vostro fidato Pc?

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Zethras Gorgoth
2 anni fa

Personalmente sono quel tipo di giocatore che predilige il gioco offline. Purtroppo ho brutte esperienze nelle community online, fra tossicità ed altri fattori, e sono cose che preferisco evitare. Ma anche volendo soprassedere su questo dettaglio ho sempre ritenuto il videogioco come un’esperienza intima e personale, anche a causa del tipo di giochi che preferisco. Per me il videogioco è qualcosa da godere in solitudine, al massimo con un’altra persona li con te nella stanza ma sempre e comunque senza la spada di damocle di dover interagire (o peggio cooperare) con altre persone. Se ho successo all’interno di una determinata… Leggi il resto »

Aradia_pub
Aradia_pub
2 anni fa

Io so solo che se avessi preso il pc un mese prima della pandemia sarei stai live h24

Michele
Michele
2 anni fa

Io online mi diverto moltissimo ultimamente 😮