Monitor guida alle tecnologie: il pannello giusto per te.

by Fabio Musso
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Dalla creazione del primo monitor di tipo CRT ad oggi la tecnologia dei monitor si è evoluta in maniera esponenziale e sorprendente permettendoci di poter avere una vasta scelta di possibilità a seconda delle caratteristiche e dei budget a disposizione dell’utenza, con una evoluzione a 360 gradi anche delle elettroniche di controllo, una cura alla velocità di riproduzione dei pixels, frequenze di aggiornamento e tecniche per incrementare il contrasto.

Tipo di monitor CRT

Partendo dai primi schermi a tubo catodico che non furono destinati al commercio, in quanto inventati nel 1897 dal fisico tedesco Karl Ferdinand Braun per essere utilizzati nei primi oscilloscopi di precisione. I display CRT (Cathode Ray Tube) per come li conosciamo noi, vennero sviluppati dallo statunitense Philo Fransworth molto più tardi, nel 1927. Da quel momento questi tipi di monitor ebbero una massiccia applicazione sul mercato fino all’inizio degli anni 2000, quando nacquero i primi schermi LCD (Liquid Crystal Display). Quest’ultimi soppiantarono la precedente tecnologia in quanto più economici da produrre, meno energivori e con dimensioni più compatte, ma con alcune caratteristiche che, ancora oggi, non riescono a metterli in pari con i loro illustri antenati (tanto che ogni tanto quando ce ne capita uno in redazione riscopriamo un modo di giocare diverso, ma non per questo peggiore, anzi per alcuni aspetti impareggiato).

In questa guida passeremo ad analizzare le principali tipologie di pannelli utilizzati attualmente sul mercato, elencando i punti forti ed i punti deboli di ognuno, per permettere a voi lettori del Vault di poter scegliere il display che più si adatta alle vostre esigenze di utilizzo.

Ovviamente oltre alla tecnologia in se, altri parametri entrano in gioco per ponderare il giusto pannello, primo fra tutti il rapporto di densità di Pixel indice univoco di risoluzione per pollice effettiva, le sigle 4k o 8k hanno poca valenza senza considerare le dimensioni della diagonale, tanto che per dire l’IPS di Steam Deck presenta a 1280×800 una definizione di gran lunga superiore a un pannello da 27-28 pollici in standard 4k.

Vi sono poi tecniche di Strobing, utilizzate per conferire maggiore nitidezza alle immagini in movimento inserendo una immagine nera tra i fotogrammi a scapito di una minore stabilità (flickering) utilizzate in particolare da pannelli TN Zowie (DyAc) con elettronica proprietaria, che rappresentano il miglior compromesso tecnologico per scongiurare episodi di Blur, chiamati non a caso anche ULMB da Nvidia (Ultra Low Motion Blur) o ELMB da Asus ( Extreme Low Motion Blur).

A tutto questo vanno aggiunti parametri quale uniformità dei colori riprodotti, punto di bianco, luminosità effettiva, contrasto, senza considerare tecniche anti Tearing quali Freesync (adaptive sync) e Gsync, che differenziano in implementazione e che aprono poi a loro volta, lato Nvidia, alla suite Nvidia Reflex per una maggiore sincronia tra input e effettivo riscontro a schermo.

Ogni scelta di pannello implica quindi a un universo di caratteristiche e di pro e contro, consapevoli che alla fine non esista la soluzione perfetta, ma sicuramente quella più adatta a specifiche esigenze di prezzo, resa e reattività.

Bando alle ciance, vediamo insieme alcune delle più interessanti tecnologie introdotte sul mercato.

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Patrick Grioni
Amministratore
10 mesi fa

Per ora me ne sto contento col mio nano-ips, poi si vedrà.