Steam Deck Review

by Patrick Grioni
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L’idea di una Valve che ambisse a entrare direttamente nel panorama Hardware Pc, con un supporto diretto della sua creatura Steam, è sempre stato nel DNA dell’azienda americana.

Tentò nel 2015 col progetto Steam Machine, volto a rivendicare la sua strategia basata su libertà di scelta Hardware e sistema operativo proprietario Steam OS, su base Linux, risposta alle possibili limitazioni ai launcher di terze parti vociferate in Windows 10.

Fu, indubbiamente, un fallimento: poco supporto e la sensazione che Valve stessa non vi credesse troppo, se non per la parte software: in compenso uscì uno Steam Controller che, pur non essendo perfetto, rispecchiava in pieno la filosofia di portare ovunque l’esperienza e la filosofia Pc. (dismesso poi nel novembre 2019)

Dopo quindi, una parentesi volta allo sviluppo di periferiche 3D come Steam VR e Valve Index, con tanto di capitolo dedicato della serie Half-life (Alyx), tutte queste sperimentazioni, ambizioni e esperienze, hanno trovato la perfetta convergenza in Steam Deck, una device che non può essere definita console, ma che non è nemmeno totalmente un Pc, che forse è l’anello di congiunzione dei due mondi che oggi sono sempre più vicini.

L’idea di Deck, come spesso accade, nacque quasi per caso: in sede di sviluppo di Steam Controller esisteva, infatti, un prototipo con all’interno un LCD programmabile a seconda del titolo utilizzato, un po’ come accadeva con il Pad del Dreamcast, a cui si poteva anche abbinare Steam Link e quindi potenzialmente farlo diventare a tutti gli effetti una “Device da gioco portatile”.

L’ispirazione venne da esso e l’intento fu da subito di dotarlo di un Hardware talmente buono, da poter riprodurre, senza rinunce o quasi, qualsiasi titolo Pc come su Pc, ma a una risoluzione più modesta di 1280×800 su un IPS da 7 pollici, con la considerevole densità di pixels di 215 PPI.

Diversi furono i prototipi che portarono all’attuale device, ma tutto nacque da Steam Controller.

Fu l’esperienza con Steam Machine che spinse Valve a considerare la progettazione Hardware proprietario, per evitare di dover “convincere” produttori terzi ad adottare il suo pacchetto, in abbinamento con lo sviluppo di Proton, un layer di compatibilità in grado di far girare gran parte dei titoli presenti nel catalogo Steam senza necessitare di conversioni native per Linux in Open-gl o Vulkan.

Le pedine, quindi, erano tutte posizionate per dar vita al progetto: annunciato il 15 luglio, i preorder partirono il giorno successivo con disponibilità iniziale per il Dicembre 2021, poi rimandata a causa della carenza di chip al 25 febbraio 2022, data in cui arrivarono le prime mail di conferma ordine e il lunedì successivo le spedizioni.

Noi del Vault, ovviamente, ci siamo messi in prima fila per avere un’unità da tenere, prima di tutto, ma da testare per voi, argomento di quest’articolo.

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