Steam Deck Review

by Patrick Grioni
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Gaming: Test e Prestazioni

Ma come si gioca su Deck? Abbiamo visto che tecnicamente, in rapporto ai consumi di appena 25-27W è forse quanto di meglio possa offrire il mercato in un formato così piccolo, ed è incredibile poter giocare titoli anche tripla A Pc in mobilità, ma concretamente a cosa corrisponde attualmente?

Abbiamo svolto un po’ di test pratici su alcuni titoli anche di grande spessore. con risultati assai sorprendenti, pensavamo potesse competere con una RX 570 a risoluzione 2k, indicativamente, ma la piccola console Valve riesce a fare assai meglio alla sua risoluzione nativa, distanziando sempre Polaris.

Probabilmente riesce a spuntare risultatiche l’avvicinano a GTX 1070 o RTX 2060 (sempre considerando una risoluzione 2k), ma una RX 570 in 1920×1080 le risulta superiore in quasi tutti gli ambiti: non sono performance da Pc gaming moderno in senso generale, sono riscontri da Mid Level di qualche anno fa.

Detto questo, l’ottimizzazione software consentita da Steam Os Holo è l’unicità dell’hardware compensano in parte con fix specifici (tramite aggiornamenti di Proton) il divario esistente con GPU Pc più moderne.

Se l’idea di base fosse quella di trasportare l’intera libreria Steam su un device mobile con poche e comunque ragionevoli rinunce, la missione si può dire assolutamente riuscita, anche perchè su uno schermo da 7 pollici c’è molta meno differenza nell’impostazione dei dettagli grafici, consentendo di percepire un medio livello quasi indistinguibile da un alto: inoltre sono presenti ulteriori possibilità di aumento performance tramite la tecnica di Upscaling consentita da FSR, in questo caso in modalità Radeon Super Resolution, direttamente abilitabile a livello drivers GPU.

Un aspetto, invece, che non depone a favore di Deck è indubbiamente l’autonomia: consentendo all’hardware di lavorare al suo massimo potenziale, e quindi consumando più di 25W, ci si trova a poter giocare, con una carica al massimo, per circa 1 ora e 40 minuti.

Limitando il frame rate a 30 fps (che però NON RAPPRESENTA UNA ESPERINZA PC) le possibilità salgono a circa 2 ore e 20, 2 ore e 30, ovviamente dipendente anche dal tipo di titolo riprodotto, ma per fare questi test ci siamo avvalsi del sontuoso Prey, quindi un impegno non da poco essendo basato su Cryengine.

Inutile dire che l’esperienza a frame rate limitato è decisamente meno appagante: esiste, però, un’ulteriore opzione selezionabile, la terrificante modalità a 15 fps che per decenza non ci sentiamo nemmeno di considerare, e visto che siamo in argomento vorremmo suggerire a Valve una modalità a 45 fps che potrebbe essere per Deck il compromesso migliore.

Oltre al limite del frame, però, esistono altre modalità per cercare l’equilibrio ideale tra consumi e performance, si passa da un TDP limiter dai 3W ai 15W per la GPU, alla modalità, sempre per la scheda grafica, a frequenza fissa: combinando questi parametri si può in generale ottenere qualcosa di meglio, ma la grandissima mancanza è l’assenza dei profili per il singolo gioco.

Avremo modo solo di pensare un setting generale, che potrà andare più o meno bene a seconda del titolo: in Ori and The Blind Forest, il capolavoro di Moon Studios, a fronte di un lock a 30 Fps avremo un’autonomia indicata di quasi 4 ore, il che rende del tutto superfluo un ulteriore risparmio di Watt, mentre in un Cyberpunk 2077 ci si ritrova nella situazione di non avere abbastanza potenza di calcolo, essendo lo stesso al limite delle capacità della macchina.

Passando all’ergonomia e i controller, come detto, è stato fatto un lavoro ineccepibile: partendo dai Pad, realmente studiati per la minima latenza, ai touch pad, sensibili e precisi e in una posizione furba e comoda, per passare al D-pad o ai vari tasti sia dorsali che frontali, tutto è dove ti aspetti che sia e non devi fare acrobazie strane per compiere certe azioni.

Utilizzando il videogioco F1 2020 sembra quasi di avere il volante di una F1 e si entra in un eccellente sincronismo, agevolato anche dalle vibrazioni che, seppur non siano ai livelli di una Nintendo Switch (anzi per la verità sono molto lontane) la loro presenza ci suggerisce come Valve, in questa prima versione del prodotto, non volesse trascurare nulla.

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