Con RTX 5060 ti Nvidia intende riproporre una versione aggiornata della sua scheda da Mass Market puro, ipoteticamente sostituta più sul lato tecnologico che come forza bruta in se di RTX 4060 ti, che la supera a numero di transistor mentre risulta molto simile nei fondamenti in tutto il resto tranne che per l’interfaccia RAM che passa a GDDR7, aumentando considerevolmente la banda passante anche mantenendo il medesimo bus a 128 bit.
Quasi un doppione a essere onesti, ma pregiato dall’aggiornamento di architettura con Blackwell che offre Tensor Cores di 5th generazione e motore Ray Tracing di 4th, oltre che l’apertura, che vedremo in seguito, a tecniche neural rendering.
In questa recensione prenderemo in esame un modello custom, precisamente RTX 5060 ti 16 GB Ventus 2X OC, che si colloca, nella numerosa offerta delle soluzioni RTX 5060 ti, a un livello entry level, essenziale e senza fronzoli e pensata per una grossa economia di materiali e prerogative.
Si tratta di un modello a doppia ventola, ovviamente, con supporto in plastica, alimentato da 1 connettore a 8 pins per un potenziale consumo totale di 225W ma che resterà sempre ampiamente al di sotto di questa soglia.
Rispetto alla versione Default questa versione OC aggiunge ai 2570 Mhz di base 47 Mhz arrivando a 2617, con un TDP identico di 180W, la dicitura OC è quindi del tutto ininfluente o quasi in termini di performance generali.
Anche la versione Gaminig OC con i suoi 2647 Mhz non migliora in maniera sostanziale la situazione, anche se sommando tutto ha un’incidenza del 3%, quantomeno distanziandosi dal margine d’errore.
A livello di Pcb la semplificazione è evidente, piccolo, con 6 fasi di VRM a 50A per core e 2 per le Ram GDDR7, più che sufficienti a tenere a banda GB206 di RTX 5060 ti.
