Blu Preview

by Gianluca Prestinenzi
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In concomitanza con l’inizio della raccolta fondi su Kickstarter il 6 Aprile, Blu – titolo autoprodotto da Damian Robinet – ha già avuto un suo ingresso su Steam grazie a una demo troppo stuzzicante da lasciarsi sfuggire, benchè la comunità videoludica, rea di porre troppa concentrazione sui soliti franchising (o vittime di ree testate di settore?), abbia snobbato l’annuncio di tale titolo, passato così – speriamo solo per adesso – in sordina. Ma la demo è lì, pronta per essere installata e giocata: non farlo sarebbe stato un peccato capitale.


Metroidvania, ma non solo


Il gioco è stato fin da subito presentato come un metroidvania, genere che, dopo varie sperimentazioni, ha trovato la sua forma definitiva nel 1997 con Symphony of the Night e da allora, anche dopo decadi, ha dimostrato di non necessitare variazioni sul tema e di avere sempre potenziale inespresso. Il grande successo di Hollow Knight e della fu esclusiva di punta Xbox One Ori and the blind Forest dal seguito esplosivo, ne sono certamente la prova.

Avviare la demo di Blu, crea da subito un senso sia di confort quanto di straniamento: la prima alla schermata d’avvio dovuta a un piacevole senso di déjà-vu stilistico, la seconda una volta avviata la partita, quando ci troveremo davanti un semplice gioco a scorrimento laterale. Ma è tutto un inganno: divisa in tre capitoli, la demo accompagna il giocatore attraverso un climax ascendente e dopo un inframezzo di plaftorming dalla spiccata natura verticalizzante, arriveremo finalmente al più classico dei claustrofobici castelli goticizzanti, ennesimo (ma apprezzatissimo) déjà-vu: la giovane ninja Blu come il cadetto della dinastia Belmont. Stanchezza e pigrizia? Voglia di fare col minimo sforzo? Non quando la citazione ricade nei bonus vita a forma di pollo come nell’indimenticabile Super Castlevania IV. Ma sarà nel momento in cui non sapremo come muoverci, né dove muoverci, che Blu esprime le sue uniche peculiarità.


É tempo di menare le mani


Prima ancora di poter diventare ufficialmente Guardiana del Regno di Talpa, la ragazza trova davanti a sè una calamità: Wohlra e i suoi Corrotti. Inizierà così il suo cammino priva del titolo dell’Ordine, ma non priva di abilità e del giusto addestramento che mostrerà – videoludicamente parlando – nel suo aspetto hack&slash. Sebbene forse ancora leggermente legnosa e dei comandi che forse potrebbero essere limati nella loro responsività, l’eroina avrà a disposizione le più classiche interazioni: attacco base, due attacchi speciali, difesa e scivolata. Le combo sono assicurate, ma la strategia e non la velocità con cui si premono i tasti verrà premiata; tra scudi e vambrace utili a creare anche fendenti d’aria a distanza, lame per il corpo a corpo ravvicinato e l’abilità di creare terremotanti onde d’urto, starà al giocatore trovare il suo asset preferito e a lui più congeniale. Nel nostro caso, ad esempio, abbiamo trovato nell’ascia bipenne – al netto di una leggera riduzione di velocità e difesa – un’ottima compagna coadiuvata all’arco elementale congelante. Le armi potranno essere comprate da un venditore o trovate in appositi sacrarî; in quest’ultimo caso potranno essere legittimamente acquistate o rubate: non c’è dato sapere se ciò, nel gioco definitivo, avrà ripercussioni sulla trama o addirittura su un eventuale finale doppio e la cosa – bisogna ammetterlo – ci incuriosisce e non poco.

“(…) vogliamo che i giocatori studino attentamente i loro nemici per imparare come funziona il tempismo per il loro stile di attacco preferito. Questo processo porta a colpi decisivi e, in definitiva, a un’esperienza più appagante e gratificante con il gioco.”


Il gioco secondo Damian


La formula metroidvania è dunque parzialmente atipica, non solo per l’avulso sistema di combattimento, ma anche per il limitato spazio esplorativo. In realtà, i veterani al genere non possono certo dimenticare Metroid Fusion: sulla stessa falsariga quindi, l’esplorazione di un’unica macro-area darà spazio alla presenza di più micro-aree cronologicamente orizzontali, sia per una maggiore varietà ambientale, a cui Robinet sta studiando da tanto, sia per una maggiore immedesimazione e velocità nello story-telling, per una trama avvincente e priva di tempi morti. A ciò, si aggiunge anche un sistema punitivo per cui Steam aggiunge l’etichetta “roguelite”: senza vite né punti di salvataggio, ogni colpo mortale resetterà la mappa esplorata, obbligando il giocatore a nuove strategie, a diversi approcci, ma soprattutto a cercare nuovi percorsi per arrivare nello stesso punto.

“Abbiamo molti livelli e nemici da progettare, ma lo scenario generale è completo. Una vasta base di Blu è già stata costruita e sappiamo come sarà il gioco una volta rilasciato. Ogni fase del processo di sviluppo è già predetta per il nostro programma di produzione”


Tecnica e grafica


A livello visivo il gioco si presenta in modo tradizionale. Basato su Unity, di cui lo stesso Damian Robinet è una delle menti dietro cui si cela il motore grafico, il gioco è in cel-shading 2.5. Benchè possa sembrare paradossale, abbiamo apprezzato la mancanza totale di alcune texture di sfondo (facendo apparire certi oggetti 3D completamente bianchi): segno di grande onestà intellettuale per una demo che non si arroga di presentarsi, a un anno e mezzo dal suo rilascio ufficiale, meglio di quanto non possa essere e allo stesso tempo riesce a garantire degli onestissimi 56 frame al secondo. Considerando che la beta sarà disponibile solo fra diversi mesi (solo a chi parteciperà al crowdfunding), questa demo – dalla durata di circa due ore – ha del che di miracoloso nella sua ottimizzazione e nella franchezza di non voler celare la sua natura di pre-beta.


Prospettive


Considerando dunque che la data di rilascio è Ottobre 2022, il tempo e la caparbietà dell’autore sono elementi favorevoli per un prodotto originale e divertente, sperando che nel frattempo il pubblico inizi a parlare di questo progetto indipendente.

Nel frattempo, non possiamo che consigliare di metterlo nella vostra wishlist.
Per supportare il progetto Kickstarter potete recarvi QUI.

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